Cala il sipario sulla X edizione di Land Art. Protagonista è stato il bosco dei Camaldoli. Ideatore e organizzatore Davide Carnevale.
Artista ceramista, ha dato vita al singolare evento sulle rive del mitico lago Averno sito nei Campi Flegrei. L’evento inizialmente ha avuto la partecipazione di un manipolo di artisti napoletani. Davide, in questa ultima, ha coinvolto pittori, musicisti, attori italiani e stranieri,
Universit , Consolati, Istituti e Associazioni culturali, Enti istituzionali, Regione e Comuni.
Ha illuminato e portato alla ribalta l’ampio bosco con eventi per tutto il mese di ottobre.
Musica e cucina con prodotti tipici campani e in particolare dell’area flegrea hanno dato il LA. Domenica 28 settembre una giornata “a spasso tra i frutti del lago” organizzata da “Lagro d’Averno”, “Giardino dell’Orco”, “Masseria Sardo”, “Cantine dell’Averno” con la prima colazione “pane e miele” e visita al laboratorio del miele e cenni sulla vita delle api, degustazione di prodotti preparati dallo chef Gabriella Barbati, “cuppetielli di alici” e vino.
Nella stessa serata musica alla stazione di Mergellina con Paolo Licastro, flauti, e Rossella Rizzaro voce. La sera dopo, sempre in stazione, il gruppo “Patanea World Music Naples” con Antonino Anastasia, Marcello Squillante, Bruno Belardi, Marcello Smigliante Gentile, Chiara Carnevale, voce. Geniale la scelta del luogo. La musica come il treno viaggia oltre confine.
Musica nel bosco luogo di sinfonie della Natura con protagonisti Vento, Pioggia, Uccelli.
Musica celtica ai Camaldoli del gruppo “Emian Pagan Folk” con Arianna Egan, arpa celtica, e
Emian Druma, Rohan, Martin Killian, alle percussioni, flauti, fisarmonica, chitarra, bouzouki irlandese. Incontro con Tony Cercola, percussionista napoletano e il Coro Vandalia.
Performer di particolare valenza artistica con Paola Acampa, organizzatrice di eventi nella zona vesuviana, nel ruolo della Papessa, Teresa Mangiacapra con Silvana Campese e il gruppo “Le Nemesiache”, Ludovica Bastianini, Nicca Iovinella, Emanuela Genasio. Di loro ho scritto su queste pagine come delle installazioni di Palù De Andrade, Mina Di Nardo, Marianna Mendozza, e di Gabriella Barbati perch la cucina è arte viva come la Natura.
Il tema di questa edizione “La pratica artistica come pratica sociale” ha visto la presenza di alcune decine di artisti che hanno creato opere tridimensionali con materiali naturali lungo i sentieri del bosco. Ha aggregato numerosi cittadini facendo loro scoprire insolite opere d’arte se pure effimere ma dense di messaggi che fanno meditare. Opere omaggio alla Natura che essa assimiler nel tempo inglobandole nella profondit del suo sottosuolo.
Per un mese e più hanno stimolato fantasia e curiosit in particolare tra i bambini che forse li indurranno al rispetto dell’ambiente e all’amore per l’arte e alla creativit artistica nella poesia, musica, teatro, pittura, danza. L’Artista educa l’umanit e genera altri artisti. La storia dell’arte ha molti esempi Prassitele e Fidia maestri per Ellensti e Romani, Cimabue per Giotto, Caravaggio per i Caravaggeschi, Jommelli e Porpora per musicisti e cantanti, Dante, Leopardi, Brunelleschi, Leonardo, Michelangelo, Viviani, Pirandello, Eduardo, ecc.
Un plauso per incoraggiare in una prossima edizione va a Davide, Francesca Panico, Sveva D’Antonio, Roberta de Gregorio, che hanno collaborato con professionalit ed entusiasmo.
Nella foto, un angolo di bosco e due momenti della festa che ha chiuso la rassegna