Forse sono i primi effetti dell’era Acquario. Anticipata già nel 2017. Cioè l’avvento di una nuova epoca. Della condivisione, saggezza, generosità. I segni d’apertura verso gli altri ci sono tutti nel progetto AAA Accogliere ad arte a Napoli che è stato presentato stamattina nella stazione marittima del porto in una sala affollatissima. Con i risultati dell’anno che è passato e le direttrici di quello che verrà.
Tutto è partito da una considerazione e da una domanda , come ha spiegato l’ideatrice, Francesca Amirante, storica dell’arte ma anche presidente dell’associazione Progetto Museo, motore dell’iniziativa. «La considerazione è banale. Napoli ha un patrimonio straordinario di arte e umanità. La domanda ancora più scontata: cosa manca a questa città affinché possa esprimere quanto ha di più straordinario?».
Due premesse che hanno prodotto l’incontro tra la ricchezza artistica di Partenope e quella empatica. In breve, andando controcorrente nella nostra epoca virtuale dominata dai social, dall’incontro con le persone è nata l’idea di un percorso formativo cui hanno aderito 11 musei: Complesso museale di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco, Catacombe di Napoli, Museo delle arti sanitarie e Farmacia storica degli Incurabili, Museo civico Gaetano Filangieri, Pio Monte della Misericordia, Museo Cappella Sansevero, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Gallerie d’Italia- Palazzo Zevallos Stigliano, il Cartastorie Museo dell’Archivio storico del Banco di Napoli, Museo Madre, Museo archeologico nazionale di Napoli.
Semplice, il principio che ha nutrito e continuerà a alimentare l’operazione (che ha generato anche un primo quaderno d’informazione sulla storia napoletana). Dal settembre 2017 fino al febbraio 2018: oltre 200 persone sono state accompagnate tra chiese e musei promotori in un percorso di conoscenza, in 52 visite guidate, per poter, a loro volta, fornire a tutti i visitatori informazioni sulla bellezza della nostra città. Coinvolti 60 tassisti di Consortaxi e TaxiNapoli, 80 poliziotti municipali, 80 dipendenti di Napoli Servizi (custodi di chiese e musei, nonché addetti di infopoint).
Per i prossimi mesi, in 80 incontri, si pensa di estendere la formula a altri lavoratori : dipendenti del porto, dell’Azienda Napoletana Mobilità, di alberghi e ristoranti, raddoppiando in numero delle persone interessate (che arriverà quindi a circa 400).
Napoli diventa città pilota di un modello da diffondere in Italia, trasmettendo agli abitanti l’orgoglio di fare parte di una comunità costellata di tesori. A quelli che hanno già partecipato è stata offerta la carta AAA Famiglia la Museo per poter usufruire di un ingresso gratuito nei luoghi collegati alla rete. Che diventeranno sempre più numerosi. Piazze, strade, parchi e altri spazi pubblici saranno terreno d’azione per le nuove guide a portata di mano.
Tutto questo è stato reso possibile, in primis, grazie al sostegno di Reale Mutua, compagnia assicurativa torinese che ha creduto nelle risorse umane partenopee. Spiega il direttore distribuzione Marketing e brand del gruppo, Marco Mazzucco: «La cultura è un valore fondante per lo sviluppo sociale e economico. E Reale Mutua, da sempre parte integrante del sistema culturale italiano, conferma ancora una volta in modo concreto e tangibile la propria vicinanza al territorio e il proprio supporto alla valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico e umano che rende unica la città di Napoli».
In alto, nella foto di Massimo Velo, il Cristo velato custodito nella Cappella Sansevero
Per saperne di più
www.accogliereadarte.it