Le difficolt  del presente e le speranze per il futuro. Napoli ha una storia millenaria da cui ricominciare e la necessit  di coniugare le forze positive della citt  per superare la fase critica è molto sentita. A questo scopo nasce il “Sabato delle idee”, iniziativa organizzata dalla fondazione Sdn per la ricerca e l’alta formazione nella diagnostica nucleare, dall’universit  Suor Orsola Benincasa e dal Palazzo delle Arti Napoli.
Previsti sei appuntamenti con esponenti della cultura e delle professioni italiani e stranieri, che si confronteranno a partire da sabato 31 gennaio e poi ogni ultimo sabato del mese fino al 27 giugno. Ogni incontro sar  dedicato a un tema specifico urbs e civitas; Napolispazio scenico; Napolispazio letterario; Napolispazio urbanistico; Napolispazio del nomos e Napoli-spazio del tempo. Il cardinale Crescenzio Sepe, il filosofo Biagio De Giovanni, gli scrittori Jean-Nol Schifano e Raffaele La Capria, i registi Mario Martone e Paolo Sorrentino saranno alcuni dei relatori che si alterneranno nei vari appuntamenti in programma, previsti in maniera alternata presso le sedi degli enti organizzatori. In occasione di ogni incontro sar  inaugurata anche una mostra di artisti emergenti contemporanei, che rester  in esposizione per tutto il mese successivo nella sede dell’incontro di presentazione.
La fondazione Sdn è fortemente impegnata in questo progetto, ispirato alle idee guida della sua attivit  la divulgazione delle conoscenze scientifiche e lo spazio riservato ai talenti giovanili. “Si è pensato di dare diffusione alle idee e coinvolgere entit  diverse, allo scopo di trasmettere un segnale di profondo cambiamento per il futuro della citt “, afferma il professore Andrea Soricelli, direttore scientifico della fondazione.
Professore, quando è stata istituita la fondazione Sdn?
“La fondazione è nata nel 2007, sulla base della pluridecennale attivit  di ricerca della societ  di diagnostica nucleare. un istituto di ricerca biomedicale che rientra nell’elenco dei quarantadue istituti di ricerca nazionali, di cui solo otto sono presenti nel Sud”.
Gli obiettivi?
“Le finalit  sono essenzialmente tre ricerca scientifica e clinica in campo biomedico nella diagnostica nucleare sui pazienti e in vitro; ricerca nel campo dell’economia della salute per ottimizzare le strutture sanitarie ambulatoriali e diagnostiche; attivit  di formazione e diffusione dei risultati scientifici raggiunti dalla fondazione”.
Quanti sono i ricercatori che lavorano nei vostri laboratori?
“Nel 2008 abbiamo inserito dieci nuovi ricercatori a tempo pieno, giovani borsisti impegnati su progetti di ricerca. Altri dieci ricercatori erano gi  stati inseriti nel 2007, quindi in totale le borse di studio sono attualmente venti. A questi bisogna aggiungere i ricercatori impegnati all’estero per collaborazioni su vari progetti, allo scopo di migliorare il patrimonio di conoscenze”.
L’attivit  scientifica della fondazione prevede collaborazioni con istituzioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali…
“S, a livello locale abbiamo collaborazioni con la sezione del CNR, l’istituto CEINGE di biotecnologie avanzate, le universit  Federico II e Parthenope, oltre che il nuovo progetto col Suor Orsola Benincasa. Inoltre collaboriamo con diverse universit  nazionali e anche straniere, come quelle di Harvard e Friburgo, e con l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu”.
Un rapporto costante con la comunit  scientifica…
“Organizziamo periodicamente delle giornate scientifiche per condividere i risultati delle nostre ricerche con altri specialisti e ricercatori, divulghiamo informazioni rivolte al pubblico e organizziamo corsi monotematici specialistici destinati agli addetti ai lavori”.
Come sono organizzati i vostri progetti di ricerca?
“I nostri ricercatori partecipano ai bandi di concorso emanati dal ministero della sanit  nelle diverse aree tematiche e ai bandi internazionali che permettono di ottenere finanziamenti. Abbiamo anche progetti di ricerca autofinanziati con bandi interni valutati dal nostro comitato scientifico”,
I risultati raggiunti?
“Sono stati significativi, tutto dipende dal fattore di impatto della ricerca sulla comunit  scientifica. Le pubblicazioni scientifiche hanno parametri di riconoscimento che qualificano ciascuna rivista più alta è la percentuale di pubblicazioni, maggiore è l’impatto della ricerca a livello scientifico”.
A suo giudizio qual è il livello di ricerca scientifica a Napoli?
“Vi sono aree di grossa eccellenza, come gli istituti che ho citato in precedenza. Ma viviamo anche le difficolt  della realt  circostante. Le tante notizie negative sulla citt  nascondono i risultati positivi nel campo della ricerca”.

Nella foto, la sede della fondazione in via Gianturco

Per info sul programma completo de “Il sabato delle idee”
www.sdn-na.com

www.unisob.na.it

www.palazzoartinapoli.net

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