Il Comune di Napoli ricorda la Shoah. Il programma si sviluppa dal 23 al 27 gennaio 2017 e prevede sia iniziative culturali ed incontri pubblici che celebrazioni ufficiali cui parteciperanno le massime istituzioni della città. Fulcro degli eventi per la settimana della Memoria quest’anno sarà il Convento di San Domenico Maggiore dove è esposta la mostra Storie di giocattoli . Dal Settecento a Barbie un percorso gioioso nella magia fuori del tempo della civiltà dei giocattoli, senza perdere di vista il contributo alla tolleranza, al superamento di ogni discriminazione di genere e di razza, che la pratica del gioco testimonia nel corso dei secoli e, ancora di più, può incentivare oggi.
«L’esercizio della memoria– ossderva l’assessore alle pari opportunità, Daniela Villani- è un atto di umanità, una pratica di cittadinanza attiva e consapevole e soprattutto una necessaria opera di responsabilità storica e consapevolezza individuale. Il nostro impegno deve essere profuso tutti i giorni. Dalle discriminazioni alle aberranti violazioni dei diritti umani perpetrate nel corso della storia, anche più recente, ci impongono di ricordare, educare e garantire la massima tutela dei diritti di integrazione e pari opportunità».
E l’assessore Annamaria Palmieri aggiunge: «Il gioco della memoria coinvolge, con un titolo che è una provocazione didattica, le scuole della città a riflettere su quello che l’olocausto ha rappresentato e continua a rappresentare nelle nostre storie individuali e collettive. La memoria non solo per non dimenticare quello che è accaduto ma anche come stimolo a superare l’indifferenza che oggi sembra prevalere di fronte alla tragedia dei profughi e che, se non rimossa, rischia di renderci complici di una storia che non avremmo mai più pensato di incontrare».
Sull’importanza della manifestazione si sofferma anche l’assessore alla cultura Nino Daniele: «Mi sembra particolarmente importante che nel corso degli anni sia progressivamente cresciuta a Napoli una tradizione della memoria, cioè che la partecipazione della nostra città alla ricorrenza del 27 gennaio abbia progressivamente superato il livello della pura e semplice celebrazione istituzionale, per diventare occasione condivisa di impegno civile e culturale. Oggi che la storia rinnova la tragedia dei popoli negletti noi dobbiamo con forza imparare dalla storia. La Shoah privò milioni di persone della dignità umana: dal punto di vista dei bambini come il piccolo Ernst Lossa, ucciso dalla campagna di eugenetica nazista, privò l’infanzia del gioco, del sorriso, del cibo, dell’amore, della vita stessa».
Le celebrazioni isitutzionali anche quest’anno si svolgeranno la mattina del 27 gennaio alla presenza delle massime istituzioni della città. Si partirà con la deposizione dei fiori in ricordo di Luciana Pacifici e Sergio De Simone, la consegna dei David alla Memoria a cura della Fondazione Valenzi e quella delle medaglie agli ex internati nei lager nazisti, in Prefettura.
Dopo le celebrazioni, nel pomeriggio del 27, si terrà il Concerto della Memoria al teatro Diana con l’Orchestra da camera “Accademia di Santa Sofia”, a cura dell’Ancem. Infine è importante ricordare, Parole di Memoria, il ciclo di incontri e film per le scuole che l’Arci Movie organizza, da sette anni, per tutto il mese di gennaio al Cinema Teatro Pierrot di Ponticelli.
In foto, il chiostro del Convento di San Domenico Maggiore