La sezione Letteratura del Napoli Teatro Festival Italia, curata da Silvio Perrella e in corso di svolgimento, fino a sabato 24 giugno, nella Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia, ha presentato una jam session poetica di Bruno Galluccio con suoni dal vivo di Antonio Raia.
Bruno Galluccio e il musicista Antonio Raia hanno dato vita a un dialogo tra versi e suoni nel segno della matematica e della fisica, da Pitagora ad Einstein passando per Quasimodo. due linguaggi, poesia e musica, che si sono incontrati e scontrati nel Non Luogo le cui coordinate numeriche sono arrivate al pubblico con la potenza di versi classici.
Una performance lontana dal classico concetto di reading- concerto in cui un poeta, Bruno Galluccio, e un musicista, Antonio Raia, hanno rielaborato definizioni e valori matematici apparentemente fissi, immobili per dare loro la forza vitale del Moto, del Movimento, dello Scarto rispetto alla Regola, stravolgendo a tratti le regole matematiche, ritmiche e metriche. Molto significativi in questo senso gli interventi del bravissimo Antonio Raia, con un utilizzo anche materico dello strumento musicale.
L’incontro con Bruno Galluccio ha proposto il confronto tra un poeta e la sua opera. Galluccio ha recitato brani scelti da La misura dello zero (Einaudi, 2015) in cui continua il suo viaggio al crocevia tra scienza e poesia; annunciata in un primo momento, anche l’intervento di Wanda Marasco, che è stata festeggiata a Villa Pignatelli lo scorso 15 giugno, assente giustificata perché impegnata proprio nelle presentazioni del Premio Strega.
La seconda parte della serata ha visto protagonista Patrizia Valduga, che ha proposto al pubblico Raboni – Valduga: doppio ritratto in versi, letture intense, o meglio recitazione, per riproporre l’incontro tra due sensibilità molto vicine non solo da punto di vita letterario: “Raboni è dentro tutti i miei versi, perché è il mio maestro e il mio amore, spiega la Valduga. È dentro anche da prima, anche nei primi – quelli che gli ho portato nel 1981 – perché era già il mio maestro prima di diventare il mio amore. Ma non ha potuto farmi più grande di quello che sono: io non sono che un sassolino all’ombra di una montagna”. Terza moglie del poeta, Patrizia Valduga ha guidato il pubblico presente in un percorso poetico esistenziale, attraverso i sentieri di due intimità artistiche e sentimentali, per poi concludere la performance con versi di Manzoni e Pascoli.
Tutti gli incontri in Villa Pignatelli sono accompagnati dall’Alfabeto sonoro: un tappeto di voci poetiche, che dalla A alla Z, scandiscono gli incontri con le voci dei grandi poeti di sempre. Per l’intero periodo delle due sezioni del Festival è aperta una libreria dedicata solo alla Poesia. Il costo del biglietto è di 5 euro e consente l’ingresso a Villa Pignatelli, agli incontri, alla proiezione serale e la visita alla mostra Costumi da Star della Sartoria Tirelli che accoglie anche la preziosa collezione della Jewel House con un percorso tra decine di gioielli indossati da Maria Callas, Michelle Pfeiffer, Helmut Berger, entrati nella Storia del Cinema italiano e internazionale.
Prossimi incontri alle 19:
23 giugno Jam Session Nino De Vita e Salvatore Palomba: Lingue Madri
24 giugno Jam Session Antonella Anedda e Tony Harrison : ode agli Antenati