«Non possiamo lasciare in eredit  alle giovani generazioni questo terribile peso del debito pubblico accumulato nel passato. Per aprire una prospettiva di crescita e occupazione ci vuole più integrazione tra le economie, tra le imprese e un avvicinamento tra le politiche di lavoro dei nostri Paesi. Solo cos si può dare una prospettiva di lavoro ai giovani l dove è più insopportabilmente alto il problema della disoccupazione, ed è cos in particolar modo nel Mezzogiorno d’Italia».
Sono dedicate ai giovani le ultime parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in visita a Napolicon i presidenti tedesco e polacco, Joachim Gauck e Bronislaw Komorowski. Il vertice, tenutosi, a Villa Rosebery a Posillipo, si è aperto con “l’appello di Napoli” con il quale i tre capi di Stato hanno voluto dare un messaggio di incoraggiamento in un momento in cui si guarda all’Europa «con incertezza o distacco».
Parole di fiducia giungono anche dal presidente polacco che ha sottolineato come le crisi possano unire i Paesi «Usciremo dalla crisi e saremo più forti di prima, come si suole dire “nei momenti di difficolt  si rivelano i veri amici”». Sul piano economico i tre presidenti hanno ricordato l’importanza di «impegni condivisi e regole comuni» rilanciando la necessit  di «un investimento mirato nella crescita sostenibile» che è il modo migliore per mantener prosperit  e stabilit . Anche di questo dovr  occuparsi il prossimo Consiglio europeo che negozier  il quadro finanziario pluriennale 2014-2020. «Non sono sfide facili ma, – hanno concluso – ogni generazione è posta dinanzi alle sue. Facciamo fronte alle nostre».
Sempre oggi incontreranno gli studenti universitari, appuntamento organizzato dalle Fondazioni Adenauer-Italia e Mezzogiorno Europa a Palazzo Reale. Con il Presidente polacco Komorowski, Napolitano sar  presente marted mattina alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico nella sede dell’Istituto italiano per gli studi storici, fondato 65 anni fa dal filosofo Benedetto Croce. L’anniversario ricade a sessant’anni dalla morte di Croce.
Sempre nella mattinata di marted, a Villa Ruffo, con una cerimonia privata chiusa al pubblico, Napolitano, Komorowski e Gauck saranno insieme per la cerimonia di scoprimento della targa commemorativa dedicata allo scrittore polacco Gustaw Herling-Grudzinski, scomparso a Napoli nel 2000.

Nella foto in alto, Napolitano a Napoli

LA CORTE DELLA FORMICA/Homocaust e il triangolo rosa
di Pasquale Ferro

Venerd 16 novembre. Un folto pubblico affollava la sala del Teatro Piccolo Bellini -via Conte di Ruvo 14 Napoli- per assistere al Festival del Corto. La Corte Della Formica. In scena Homocaust di Massimo Stingo, Ingranaggi di Giovanni Esposito, Interno’s di ILAScherillo.
Tre titoli pieni di contenuti sul sociale, con inquietanti personaggi, a volte surreali nella loro veridicit , intense e toccanti messe in scena, testi mai banali dove il corpo e il tempo sono protagonisti, fedeli alla tematica della rassegna "Il tempo".
Vince la terna della serata "Homocaust" di M. Stingo che si è ispirato a Bent di Martin Shermann. Un libro e uno spettacolo teatrale cui ho avuto il piacere di assistere (credo trent’anni fa) al teatro Ghione di Roma.
Il regista/autore, in meno di mezz’ora ha reso l’idea mettendo in scena attori che sembrano ectoplasmi sofferenti. Assenza di parola, ma l’immagine è eloquente. Maggiore attenzione alle voci fuori campo, credo debbano essere più curate le registrazioni. I loro corpi, vestiti da divise che coprono i loro sessi con "Il Triangolo Rosa". Corpi denudati e martoriati, picchiati e “silenziati” a morte. Bravi gli attori, in particolar modo, Roberto Maiello che è stato il più espressivo nella sofferta pièce. La giuria popolare è stata unanime.

In foto, il logo del festival

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