Si alza il sipario. Riparte e “tesse la propria rete internazionale” la seconda edizione di Napoli Teatro Festival Italia, rassegna internazionale assegnata dal Ministero per i Beni Culturali a Napoli, che si svolger per quest’anno dal 4 al 28 giugno e sar per la nostra citt un’ ulteriore possibilit per esprimere la sua energia creativa e artistica, una grande occasione di impegno e di rilancio. Una forte struttura organizzativa è dietro questo Festival, in grado di esprimere un complesso progetto, incanalato in una dimensione internazionale. Trenta nuove creazioni saliranno in scena, attori italiani reciteranno fianco a fianco con colleghi di tutto il mondo.(Giorgio Barberio Corsetti ha diretto una compagnia di attori italiani e asiatici su un testo di Chay Yew) 250 rappresentazioni in programma. Diciotto le lingue che si parleranno, 2500 in tutto gli artisti che partecipano a un Festival che dialoga con i grandi Festival, con citt e con teatri europei. : con il Thtre de la Ville di Parigi, il Festival di Edimburgo, il Wiener Festwochen interpreti italiani e inglesi per Interiors di Matthew Lenton, attori e registi italiani e tedeschi per un laboratorio a cura di Matthias Langhoff.”Pièce Noire” di Enzo Moscato(ore 20 teatro Mercadente) aprir il ricco programma del festival. Si tratta del primo festival italianocon spettacoli dedicati ai problemi legati all’ ambiente (il nuovo testo di Drio Fo e Franca Rame per Giulio Cavalli;”Homem Refluxo” del compositore brasiliano Peri Pane che attraverser Napoli raccogliendo rifiuti) e del primo in Europa che rispetta i regolamenti comunitari in materia di ecosostenibilit e di compatibilit ambientale, utilizzando solo energia fotovoltaica, autoprodotta.
Novit di questa edizione è una strada parallela e alternativa: E45 (sigla di quella che dopo aver attraversato diversi paesi d’Europa,arriva a Napoli) e d il nome al Napoli Fringe Festival che affiancher il programma ufficiale con artisti,compagnie e spettacoli propri. E, la disponibilit del Pan(Palazzo Arti Napoli), a accogliere la sera in un’atmosfera rilassata,artisti e pubblico(che potr accedere con la mycard) per un racconto quotidiano.
Durante la presentazione che si è svolta stamattina nella sede della Regione Campania, il presidente iAntonio Bassolino ha definito Napoli “capitale del teatro”e ha ricordato che in questo momento economico difficile “compito del teatro è ricreare la gente” come diceva Brecht. Ha concluso poi con la notizia del ritrovamento dello stemma nobiliare di Totò, viatico di buon auspicio per il festival. Quindi il presidente della Fondazione Campania dei Festival, Rachele Furfaro, ha sottolineato: “Il Comune e la Regione hanno lavorato molto in questi anni per creare le premesse per poter riaccogliere il festival”. Infine il direttore artistico del Festival, Renato Quaglia, ha illustrato le linee guida di quest’anno: “Dieci produzioni a cui gli italiani hanno lavorato con gli artisti stranieri per mesi in un programma internazionale con cui concorrere (nel senso di correre insieme); si potrebbe parlare di un secondo movimento se questo festival fosse una partitura musicale e l’ultimo, il prossimo anno lascer a Napoli il lavoro di uno staff, sicurezza,investimenti, autonomia, un festival d’artisti, ecco la vera eredit .”
Per questa seconda edizione, la Compagnia teatrale europea, direttamente promossa dal Festival, con attori, professionisti e personale proveniente da diversi Paesi dell’Unione Europea, è affidata a David Lescot per la messinscena di L’Europenne, commedia di cui è anche autore sui limiti e i difetti dell’Unione. Un workshop sul mito moderno ed europeo del Don Giovanni, diretto da Lukas Hemleb, anticipa la produzione per l’edizione del 2010.
Scritture originali sono state commissionate per la kermesse napoletana a Eugène Savitzkaya, Colum McCann, Antonio Skrmeta e Manlio Santanelli. Inoltre diversi artisti napoletani tra cui: Enzo Moscato, Antonio Latella, Vincenzo Salemme, Ruggero Cappuccio, sono stati invitati a presentare progetti speciali realizzati per il Festival.
Una sezione del programma è dedicato al Settecento francese e spagnolo, con produzioni teatrali e musicali originali
I luoghi deputati a accogliere il Festival in citt sono ovunque: dai teatri ai palazzi, dagli edifici monumentali ai vari quartieri , dal centro al Vomero, al ventre della citt tra Decumani e Quartieri spagnoli, nelle sale e nelle chiese seicentesche, al Real Albergo dei Poveri e nella Sala del Lazzaretto, e a Chiaia. ma anche il Real Albergo dei Poveri, la Darsena Acton, il cortile del Maschio Angioino, la Villa Comunale, nonch una parte del territorio provinciale e un contesto monumentale della regione. progetti site-specific anche per i suoi sotterranei, protagonisti dei progetti di Andy Arnold e di Muta Imago,per i tetti dei suoi palazzi più alti che ospiteranno uno spettacolo di Rodrigo Pardo. e per il teatro romano recentemente scoperto
Un accordo triennale è 6 « o è è á stato firmato poi con il Teatro di San Carlo e il Mercadante Teatro Stabile di Napoli dove concerti e spettacoli proseguiranno anche oltre il mese di giugno. Collaborazione anche con il Museo Madre di arte contemporanea.
Info:www.napoliteatrofestival.it
www.teatrofestival.it
In alto, il logo della rassegna;in basso, Enzo Moscato