La tecnica dell’ipnosi applicata alla cinematografia. Parliamo di “NoEvil”, un cortometraggio scritto e diretto da Marcello Cocchi che fa uso dell’ipnosi per la costruzione di un vero e proprio viaggio nell’inconscio, alla scoperta di ricordi e fantasie nascoste. Il corto, la cui realizzazione gode del patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, è prodotto da Pneuma Film, in collaborazione con la Nyfa e sarà presentato nel mese di marzo al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli.
Si tratta del primo esempio di comunicazione filmica basata sui cicli induttivi del noto psichiatra e psicoterapeuta americano Milton Erickson. Attraverso le immagini sullo schermo, girate in un unico piano sequenza lento e ripetitivo, lo spettatore viene trascinato in uno stato di maggiore consapevolezza.
Scopo dell’iniziativa è combattere l’omertà, l’illegalità, la violenza di ogni genere. Sono tre le principali tipologie comportamentali devastanti: NON VEDO – NON SENTO – NON PARLO, rappresentate da tre donne, Carolina Santon, Annabelle Dunn e Sarah Beth James, Miss America 2013 e Miss Mississippi, protagoniste dello spot girato nel prestigioso Amarcord Studio di Marigliano di Giuseppe Sasso e Pasquale Catalano, autori delle colonne sonore dei film di Ozpetek, Sorrentino, Cotroneo, Proietti.
Marcello Cocchi, il regista, è stato vincitore del premio “L’Arcobaleno Napoletano” nella sezione Arte, per aver introdotto l’innovazione dell’ipnosi nella comunicazione audiovisiva.
Gioia Spaziani, attrice nota per aver dato il volto a Letizia nella serie tv “I Bastardi di Pizzofalcone” e per aver interpretato – dal 2000 al 2005 – il ruolo di Giò Palumbo in “Un Posto al Sole”, si è prestata per prima all’esperienza di ipnosi. «Durante la seduta ero presente ma al contempo ho viaggiato negli stati dell’animo, alcuni più bui altri più luminosi. Ribellarsi, che poi è il messaggio dello spot, è un sacrosanto diritto di tutti. Bisogna vivere nella possibilità di realizzare i propri desideri e trovare il coraggio di tirare fuori le unghie contro chi ci vuole mettere in un angolo».