Notte d’arte a Napoli nel ricordo del miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro del 16 dicembre 1631. Per rivivere la storia e i tesori del Museo del Tesoro di San Gennaro all’insegna della memoria partenopea, l’associazione culturale NarteA propone sabato 10 dicembre (dalle 18.30) Januaria – Una Notte al Museo del Tesoro di San Gennaro, una visita guidata teatralizzata con degustazione di vino finale per ammirare le bellezze del Museo del Tesoro di San Gennaro in un’atmosfera esclusiva e in orario straordinario. Il pubblico sarà accompagnato dagli attori professionisti Andrea Fiorillo e Chiara Mazza che, interpretando i testi di Febo Quercia, si alterneranno alla visita guidata dello storico dell’arte Matteo Borriello.
San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. Il tesoro a lui dedicato è unico nel suo genere: formatosi lungo settecento anni di storia, grazie alle numerose donazioni, si è mantenuto intatto da allora, senza mai subire spoliazioni e senza che i suoi preziosi fossero venduti.
Sarà possibile ammirare, in una rinnovata esposizione, la celebre mitra gemmata di San Gennaro dell’orafo Matteo Treglia, composta da 3694 pietre preziose e realizzata nel 1713 su commissione della Deputazione di San Gennaro, e la leggendaria collana da fare invidia alla corona inglese, in oro e argento, fatta da Michele Dato nel 1679 e arricchitasi fino al 1879 di varie pietre preziose con le donazioni di regnanti di tutta Europa.
In esposizione anche la croce in argento e coralli (1707) della famiglia Spera, il calice in oro e pietre preziose donato nel 1761 da re Ferdinando IV e la pisside gemmata offerta da re Ferdinando II nel 1831. Ancora si potranno ammirare l’ostensorio in oro, argento e rubini dalla ricca decorazione circondata da una gloria di angeli tra tralci di vite e nuvole, donato a San Gennaro da Napoleone, tramite il cognato, Gioacchino Murat nel 1808 e anche l’altro ostensorio in oro, pietre preziose e smalti del 1837, di Maria Teresa d’Austria per le sue nozze con Ferdinando II.
Magnifici il calice in oro zecchino offerto da Papa Pio IX nel 1849 per ringraziare i napoletani dopo essere stato ospitato in asilo a causa dei moti mazziniani di Roma, la croce episcopale in oro, smeraldi e diamanti donata da re Umberto I e Margherita di Savoia nel 1878 e la pisside in oro, corallo e malachite, realizzata dalla famiglia torrese degli Ascione e donata da Umberto di Savoia nel 1931 in occasione del suo trasferimento a Napoli dopo le nozze con Maria José principessa del Belgio.
Prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 e 334.6227785
La partecipazione costa 15 euro per gli adulti
incluso ingresso in orario straordinario al sito
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