Odoya Library/ Danilo Sacco e le signore che hanno cambiato il mondo. Da Franca Viola a Rosa Parks

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“Donne senza paura. Vite coraggiose per i diritti e la parità di genere” è il nuovo saggio di Danilo Sacco (pubblicato da Odoya), che giunge quest’anno dopo il successo della sua precedente opera “Le grandi cospirazioni. Complotti e inganni che hanno indirizzato il corso della storia”, sempre pubblicata dalla casa editrice Odoya.
In questo saggio, narrato come se fosse un romanzo e dotato di un ricco apparato iconografico, si raccontano le storie di donne che hanno cambiato il mondo, a volte avendo pochi mezzi a loro disposizione ma tanta forza di volontà, e altre utilizzando il proprio privilegio per combattere in favore di chi non aveva le stesse opportunità.
Stiamo parlando di Franca Viola, Malala Yousafzai, le sorelle Mirabal, Rosa Parks, Sunitha Krishnan, Kathrine Switzer, Theresa Kachindamoto, Marie Curie e Kate Sheppard, le cui vicende di vita sono restituite con aderenza alla verità storica ma anche con uno stile raffinato e poetico, che rende giustizia alle loro esistenze e agli atti di coraggio e di altruismo di cui sono state capaci.
Ne è un esempio fulgido la storia dell’afroamericana Rosa Parks, nata nel 1913 in Alabama sotto il sistema di caste razziali chiamato Jim Crow; l’autore racconta anche della sua infanzia, riportando un episodio che rimane impresso nella memoria: in tempi di segregazione razziale e dell’ingerenza violenta e razzista del Ku Klux Klan, una Rosa bambina si addormentava vicino al nonno che trascorreva le notti in bianco su una sedia a dondolo di vimini e con un fucile in mano, dopo aver sprangato porte e finestre per proteggersi dalle aggressioni del KKK – «Guardare il nonno infrangere le regole razziali, come la sua abitudine di stringere la mano ai bianchi, aveva instillato in Rosa lo spirito di rivolta contro la segregazione».
Ed è da questo episodio dell’infanzia che nasce nella donna il bisogno di fare qualcosa per la sua gente; stanca di essere umiliata, delle tentate violenze e dei pregiudizi, ha deciso di non sottostare alla regola per i neri di sedere in fondo sui mezzi di trasporto: un giorno, quindi, si è seduta davanti e non si è alzata quando le è stato intimato di cambiare posto –
«Mettendosi a sedere, Rosa Parks si alzò per difendere i diritti di tutti».
Rosa divenne un’attivista appassionata, organizzò rivolte pacifiche e riuscì a mettere in discussione la gran parte delle leggi razziali vigenti negli Stati Uniti; il suo esempio, e quello delle altre donne presenti in questa emozionante raccolta di storie vere, giunge fino a noi invitandoci a riflettere su ciò che ognuno può fare per il bene comune. (Elena Di Cocco)
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