La cooperativa Dedalus di Napoli celebra la giornata mondiale del rifugiato con il progetto “Corpus comune” di Marisa Albanese. Luned 20 giugno negli spazi del centro interculturale “Officine Gomitoli”, nell’ex Lanificio borbonico di Porta Capuana (in piazza E. De Nicola 47). L’artista visiva parte con il suo lavoro da Lampedusa, il luogo simbolo, iperluogo dell’evento migratorio.
Lampedusa è il porto di approdo, il posto in cui si arriva per primi, se ci si arriva, e da cui si vuole spostare via per altre mete, per avere una vita differente, un destino migliore. E’ il simbolo dello sbarco, la prima tappa dell’arrivo, e proprio da l, è iniziato il tutto. La prima parte sull’isola si è svolta con notevoli difficolt . Prima una breve visita all’Hotspot dove, straordinariamente, l’artista è riuscita a entrare e scattare foto. Successivamente, si è tenuto un laboratorio artistico ospitato dal Centro Studi Ibby, no profit organization, con un gruppo di migranti dai 16 ai 27 anni, provenienti da Gambia, Sudan, Darfur… Giorni in cui ci si è incontrati per conoscersi, parlare, disegnare, costruire forme, portare la mente in un vuoto fertile e dare spazio alla creativit .
Nel corso del laboratorio a Lampedusa si sono prodotti opere pittoriche e scultoree, lavori che sono gi parte integrante del Corpus Comune.
La seconda parte del percorso si inaugura, non a caso, nella giornata mondiale del ifugiato indetta dalle Nazioni Unite per ricordare la data di approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea generale dell’Onu. Questa parte prevede un laboratorio con cadenza bisettimanale per il mese di giugno, da riprendere poi in settembre. Il laboratorio di scultura sar ospitato nel salone centrale di Officine Gomitoli ospiter un laboratorio di scultura diretto da Marisa Albanese con rifugiati e migranti di ogni et e nazionalit seguiti da varie associazioni attive sul territorio.
Si racconteranno storie. Si cercher di esplorare l’immaginario e la creativit di persone partite alla ricerca di un luogo migliore da abitare e le loro testimonianze. Lo si far attraverso dei manufatti, con un approccio istintivo, spontaneo, condiviso, capace di superare barriere linguistiche, timidezze e sfiducia.
“Officine gomitoli” vuole essere luogo dove l’incontro tra differenze produce bellezza e cultura, diventa occasione di benessere per tutta la comunit .
Questo percorso che avr altri step, in altri luoghi e in altri Paesi, seguendo anch’esso il proprio destino nomade, non solo vuole denunciare, ma, soprattutto, ritrovare altre forme di vita, dignit non ancora spezzate, presenze che si consegnano alla rinascita.
Per saperne di più
Dedalus cooperativa sociale Tel 081 293390
info@coopdedalus.it
officinegomitoli@coopdedalus.org
Nella foto, due immagini del progetto. Nella foto in basso, c’anche l’artista, la prima a sinistra