All’università degli Studi di Napoli “L’Orientale” è stato presentato in streaming nei giorni scorsi il libro “Napoli nessuna e centomila”, che sarà distribuito in omaggio il 28 gennaio con il quotidiano “Repubblica”. Cinquanta scrittori italiani e stranieri raccontano Napoli, protagonisti della letteratura e della saggistica che descrivono la città da punti di vista diversi e originali.
Un’opera dedicata alla scrittrice Fabrizia Ramondino, scomparsa nel 2008, la quale è stata studentessa de “L’Orientale”. «Il libro sulla città omaggia una donna napoletana, Fabrizia Ramondino, che partendo proprio da Napoli ha saputo essere cittadina del mondo – commenta Tommaso Raiola, vicedirettore del Dipartimento di Asia Africa e Mediterraneo – e al tempo stesso non si è mai sentita straniera nella sua città natale. E la Ramondino ha saputo raccontare Napoli in un modo personale e autentico, attraverso i ricordi e la visione in presa diretta. Lo ha fatto, e senza mai ricercare l’oleografia, l’immagine scolpita e fissa».
Gli interventi del rettore Roberto Tottoli e dei docenti dell’università che hanno collaborato al volume. Proprio Roberto Tottoli, rettore dell’università, afferma «Un’iniziativa legata alla lingua e alla letteratura che vede all’opera molte competenze de “L’Orientale” nella settimana in cui Procida è stata proclamata capitale della cultura».
La Ramondino è stata un’autrice di grande talento, tra le più cosmopolite del panorama letterario italiano. E proprio per il segno che ha lasciato nel mondo della cultura, “Repubblica” propone che le opere di Fabrizia Ramondino vengano raccolte in un Meridiano della Mondadori, le prestigiose edizioni di grandi classici italiani e stranieri.
L’Orientale ha fatto da ponte tra la città e le voci originali che compongono l’opera. Chiara Ghidini, docente di Religioni e Filosofie dell’Asia orientale del dipartimento Asia Africa e Mediterraneo traduce il testo di Marina Lewycka e Donald Sassoon che chiude il volume. Insieme con la Ghidini le docenti Flavia Aiello, Oriana Capezio e Valeria Varriano e il traduttore italiano della scrittrice giapponese Natsuo Kirino che ha ambientato un romanzo nei Quartieri Spagnoli e nel centro storico.
Grandi autori, scrittori e poeti della scena internazionale, hanno firmato questo libro, tra cui Abdilatif Abdalla, Viola Ardone, Antonella Cilento, Maurizio de Giovanni, Lorenzo Marone, Roberto Saviano, Jean-Noël Schifano e tanti altri ancora.
Frutto della collaborazione di “Repubblica” con il Premio Napoli e con l’università Orientale, la Federico II, il Goethe Institut e il Cervantes, “Napoli, nessuna e centomila” dà spazio a scrittori contemporanei. È un’antologia da cui trarre spunti di riflessione su una città narrata crudamente, al di là di ogni stereotipo e convenzione, nel bene e nel male.
«Tutte le virtù del mondo l’havete in Napoli, né bisogna cercarle altrove», è così che l’italianista Margherita De Blasi ricorda una frase dello storico Giulio Cesare Capaccio che nel 1630 scrisse “Il forastiero”.
«Questo libro ha il merito – asserisce De Blasi – tra gli altri, di porsi in linea con la grande letteratura che ha messo Napoli al centro delle sue riflessioni. Molti sono stati i forestieri approdati nella nostra città e che se ne sono innamorati, scegliendo di raccontarla nei loro scritti».

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