“P’azz Festival”. Benessere della mente in primo piano a Napoli. Da oggi 31 maggio al 1 giugno nello storico Hotel Palazzo Caracciolo Naples, che ospita generosamente come CHG – Caracciolo Hospitality Group, organizzato dalla community DisHUBility proprio nel mese dedicato alla salute mentale.
La community nasce dalla collaborazione tra Afasp (Associazione familiari e amici dei sofferenti psichici) Campania e NapolinMente APS, in occasione dell’anniversario dei 40 anni dell’associazione campana.
Il festival nasce dall’idea di lavorare su una visione di salute mentale nuova che valorizza le unicità di tutti attraverso laboratori di Co-Design per nuovi modelli di inclusione socio-lavorativa delle persone con disagio psichico e disabilità intellettiva, anche in risposta alla nuova legge per il progetto di vita delle persone con disabilità.
Uno spazio di confronto e condivisione di best practice per una presa in cura collettiva del disagio psichico che prevede tavoli di coprogettazione, inspirational speech, momenti musicali e reading.
La domanda ed i bisogni di salute mentale si sono modificati in modo rilevante e continuano rapidamente. Negli ultimi vent’anni, infatti, le trasformazioni demografiche, economiche, sociali del nostro paese hanno mutato il volto delle nostre comunità e dei loro bisogni di salute. Di fatto i cittadini italiani sono mediamente più ricchi, istruiti e sani, ma più diseguali tra loro e probabilmente più vulnerabili in condizioni di difficoltà, incluse malattie ed altre forme di disagio psichico.
Il Festival vuole portare al centro del dibattito sulla salute mentale, la necessità di nuovi approcci riabilitativi e di inclusione socio-lavorativa. Oggi alle 19 ci sarà inoltre la performance musicale di Bandita sbandata, Inclusion Band di Le Muse per L’Oro APS con reading dell’attrice Cloris Brosca dal libro “Alla Faccia del Pazzo” di Antonio Procentese e alcuni passi di poesie e brani da autori diversi.
P’azz Festival vuole essere una immersione nelle potenzialità e nel valore della diversità di chi ogni giorno vive ai margini di una società che dovrebbe contribuire alla loro autorealizzazione personale e professionale, si ispira ai valori etici di inclusione e equità