Palazzo Donn’Anna/ La Fondazione Ezio De Felice celebra i suoi primi 20 anni sul filo della memoria. Per ricordare storie di architetti (ebrei) discriminati ed espulsi durante il fascismo

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I musei della memoria, architetture che raccontanoLunedì 27 gennaio alle 17.30, a Palazzo Donn’Anna (foto) la Fondazione Ezio De Felice, inaugurando le celebrazioni per i suoi primi 20 anni, ospita nell’ottava edizione della rassegna l’incontro sul tema “La dignità perduta, storie di architetti discriminati ed espulsi”.
Protagonisti, lo scrittore e architetto Gianni Biondillo (Premio Bagutta 2024) e Eirene Campagna, PhD in Visual and Media Studies presso l’Università IULM – Milano e esperta nell’ambito della Shoah e delle sue forme di rappresentazione legate, in particolare, alla museologia. Gli interventi degli ospiti saranno intervallati dalla proiezione del film “Alessandro Rimini, storia di un architetto”, il documentario di Davide Rizzo uscito nel 2023, oggi per la prima volta a Napoli.
Tre testimonianze con un filo conduttore comune che si soffermano, sui rapporti tra gli intellettuali, gli architetti nello specifico, e il regime durante il ventennio fascista.
La ricerca di Eirene Campagna approfondisce il caso degli architetti e degli ingegneri ebrei espulsi dagli albi, o ostacolati nella libera professione attraverso altre modalità e si concentra su alcuni professionisti di quel periodo, considerati in molti casi figure chiave dell’architettura moderna e contemporanea.
Il docufilm di Davide Rizzo propone la storia di discriminazione e rimozione di Alessandro Rimini, architetto e pittore ebreo a cui le leggi razziali strapparono la paternità di opere come il primo grattacielo di Milano (oggi Torre San Babila) o l’Ospedale Cardarelli di Napoli.
Gianni Biondillo, uno degli autori più amati della narrativa italiana contemporanea, racconterà il suo ultimo romanzo Quello che noi non siamo (Guanda, 2024) un’opera che riflette sulle dinamiche complesse del rapporto tra arte e potere, offrendo al lettore una visione critica su una generazione di architetti che credeva nel razionalismo e nel cambiamento, ma che si ritrovò ingannata da una realtà politica ben diversa. Personaggi storici come Giuseppe Terragni, Luigi Figini, Gino Pollini e altri architetti visionari popolano il romanzo, offrendo una prospettiva autentica di un’epoca di grandi trasformazioni e disillusioni.
Chiuderà la serata un concerto a cura del Centro di Musica Antica Pietà dei Turchini con il Coro Le Voci del ’48 diretto dal maestro Salvatore Murru.
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www.fondazionedefelice.it

Qui sopra, Alessandro Rimini nel docufilm di Davide Russo. In copertina, Palazzo Donn’Anna

The Ezio De Felice Foundation celebrates its first 20 years on the line of memory. Remembering the stories of (Jewish) architects who were discriminated against and expelled during Fascism
Museums of memory, architecture that tells. On Monday 27th January at 5.30 p.m., in Palazzo Donn’Anna (photo), the Ezio De Felice Foundation, as part of the celebrations of its first 20 years, will host the eighth edition of the event with a meeting on the theme “La dignità perduta, storie di architetti discriminati ed espulsi” (Lost Dignity, Stories of Discriminated and Expelled Architects).
The protagonists will be the writer and architect Gianni Biondillo (Bagutta Prize 2024) and Eirene Campagna, PhD in Visual and Media Studies at the IULM University of Milan and expert in the field of the Shoah and its forms of representation, particularly in relation to museology. The speeches of the guests will be interspersed with the projection of the film “Alessandro Rimini, storia di un architetto”, the documentary by Davide Rizzo, released in 2023 and shown today for the first time in Naples.
Three testimonies with a common thread, focusing on the relationship between intellectuals, especially architects, and the regime during the twenty years of Fascism.
Eirene Campagna’s research examines the case of Jewish architects and engineers who were struck from the registers or otherwise prevented from practising freely, focusing on a number of professionals from the period, many of whom are considered key figures in modern and contemporary architecture.
Davide Rizzo’s documentary tells the story of the discrimination and expulsion of Alessandro Rimini, a Jewish architect and painter, who was deprived of the authorship of works such as the first skyscraper in Milan (today’s Torre San Babila) and the Cardarelli Hospital in Naples.
Gianni Biondillo, one of the most popular authors of contemporary Italian fiction, will present his latest novel, Quello che noi non siamo (Guanda, 2024), a work that reflects on the complex dynamics of the relationship between art and power, offering the reader a critical view of a generation of architects who believed in rationalism and change, but found themselves deceived by a very different political reality. Historical figures such as Giuseppe Terragni, Luigi Figini, Gino Pollini and other visionary architects populate the novel, offering an authentic perspective on a period of great change and disillusionment.
The evening will end with a concert by the Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini with the choir Le Voci del ’48, conducted by Maestro Salvatore Murru.

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