Mito surrealista del Novecento. A Napoli una mostra che lo celebra, organizzata da LelesArt, in collaborazione con con-fine edizioni e Me-diterranea Art, con il patrocinio del Comune di Napoli.
Branding Dalí. La costruzione di un mito è a cura di Alice Devecchi. E spiega come il genio catalano riuscì a promuovere se stesso creando un marchio artistico.
L’esposizione sarà aperta nella suggestiva cornice di Palazzo Fondi in centro storico, dal 25 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020. Al pubblico sarà proposta una produzione poco conosciuta che mostra i canali insoliti di questa “dalinizzazione”.
Da ammirare preziosi esempi delle sue poliedriche creazioni in ambito di arti applicate, in un percorso che va dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta: pregiate serie grafiche, manifesti, libri, oltre ad oggetti in porcellana, vetro, argento, terracotta, per un insieme di più di 150 opere, provenienti dalle collezioni della società francese Mix’s Art e orchestrate in un suggestivo allestimento ideato da ART.URO Arte e Restauro.
“Avida Dollars”, il celebre anagramma del nome di Salvador Dalí (foto) coniato dal padre del surrealismo André Breton sottolinea la ricerca ossessiva di successo e denaro dell’artista, e insieme la sua incredibile abilità di trasformare in oro (leggi dollari) tutto ciò che toccava.
Dalì sceglie tecniche di moltiplicazione meccanica dell’immagine che garantiscono una tiratura, seppur limitata. È il caso della Tauromachie surréaliste (1970), eliotipie a punta secca, de Les douzes Apostoles (1977), litografie con oro, e delle incisioni a punta secca Le Bestiaire de La Fontaine dalinisée (1974), tutte documentate in mostra insieme alle illustrazioni xilografiche della Divina Commedia (1960-1963), esposta integralmente, in cui ogni canto dispiega tutto il suo immaginario onirico intrecciato ad un registro quasi pop. E il “marchio Dalí” si posa pire su oggetti d’uso come serie di piatti e bottiglie o addirittura triviali come le carte da gioco.
Sala per sala si svela un mondo. Anche la collaborazione nel 1969 con la SNCF, la compagnia ferroviaria francese, per firmare manifesti pubblicitari che rappresentano le principali regioni della Francia, racconta di una capillare e pervasiva presenza di Salvador Dalí sui media.
Un’icona con i baffi sempreverde: La casa de Papel, acclamato successo della produzione televisiva prima spagnola e poi americana, costruisce la sua trama su un protagonista di nome Salvador e sull’esplicito riferimento a Dalí come volto eroico di una nuova Resistenza.
L’evento arriva nel restaurato Palazzo Fondi dopo 585 giorni di attività, 50 eventi realizzati, 650 richieste gestite, oltre 200.000 visitatori. Sono questi i numeri che sintetizzano i primi 19 mesi di attività del progetto di rigenerazione urbana temporanea (l’edificio inaugurato il 13 marzo del 2018) sviluppato e realizzato da Urban Value insieme all’Agenzia del Demanio, Comune di Napoli e Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio (ABAP).