In cerca di esperienze e sapori. Parte sabato 5 febbraio il primo degli appuntamenti promossi da Agoghè, progetto dell’associazione Filosofia fuori le mura nato per costruire reti sociali permanenti e facilitare la partecipazione collettiva allo sviluppo di una comunità basata sulle relazioni. Il progetto finanziato nell’ambito del pon Metro Napoli “Spazi di Innovazione Sociale, percorsi di inclusione attiva” , I Quartieri dell’innovazione.
Ci s’incontrerà alle 10,30 a Largo Baracche, al gazebo di Agoghè per tuffarsi in una interessante passeggiata alla scoperta di realtà e tradizioni del territorio dove agiscono le guide sociali, ovvero social trainer.
Si racconteranno alcune usanze e consuetudini dell’affascinante dedalo di vicoli che costituisce di questo angolo partenopeo. Le persone che prenderanno parte al tour avranno l’occasione di incontrare alcuni artigiani storici che faranno degustare le loro prelibatezze, farcite con simpatici aneddoti.
Un’occasione per sorseggiare il caffè al bar a pedali di Giuseppe Schisano, che parlerà della sua originale intuizione imprenditoriale. E anche per gustare casatiello, zeppole e altre ghiottonerie nei panifici ‘O Furno in via Cedronio e Arte Bianca in vico Tiratoio, con una deliziosa sosta finale da Dolce Palato di Via Speranzella.
Le ghiottonerie del luogo saranno accompagnate dal racconto degli artigiani che parleranno della loro attività e delll’impatto sul territorio nel corso degli anni. Il giro, con degustazioni comprese, costa 12 euro a persona (prenotazioni: info@filosofiafuorilemura.it o mob. +39 375 7722977).
Potrete incontrare i social trainer ogni martedì e venerdì nella biblioteca della Fondazione Foqus, Portacarrese in via Montecalvario 69. Le guide sono un punto di riferimento sul territorio.
Svolgono azioni personalizzate nei luoghi turistici, nei vicoli e tra la gente dei Quartieri, per ascoltare e orientare. Sono ausiliari di cittadinanza con competenze in ambiti diversi. Educano alla cura dell’ambiente, a restituire fiducia nelle istituzioni, istruire al rispetto del bene comune e fornire informazioni sulle opportunità di servizi e di diritti, per creare reti territoriali e promuovere attività a impatto sociale. Favoriscono alleanze dei luoghi della conoscenza. Così la città diventa spazio costruito su pensieri, comunicazione e contatti.
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