Un lungo week end in musica per Napoli, 4000 dita impegnate da venerd 5 a domenica 7 dicembre, il pianoforte risuoner in ogni angolo della citt , con concerti, eventi, appuntamenti, nei salotti napoletani, nei musei, palazzi storici, biblioteche e chiese.
200 eventi, 300 pianisti, 60 house concert, 300 ore di musica, 40 location sparse per la citt (inaugurazione venerd ore 21, al teatro Mediterraneo con il Ghost concert).
Questi i numeri di Piano City 2014, con la direzione di Dario Candela per la sezione classica e Francesco D’Errico per il jazz.
Nato da un’idea del pianista berlinese Andreas Kern nel 2010, Piano City ha registrato numerose edizioni di successo a Berlino, Milano e Napoli e nel 2015 approder a Londra e Tel Aviv.
Un format che elimina ogni filtro tra pubblico e artista, offrendo spettacoli a tutte le ore, in ogni luogo, pubblico e privato e per tutti i gusti dalla classica al jazz, dal repertorio popolare alla session, all’insegna della pura improvvisazione e con la maggior parte degli eventi gratuiti.
Anche quest’anno (seconda edizione) è prevista la partecipazione di pianisti compositori napoletani, che esprimeranno la loro creativit con un concerto solo piano interamente dedicato alla canzone napoletana previsto per sabato al Palacongressi, con la partecipazione speciale di Gigi Finizio.
A Napoli nell’Ottocento la musica da camera fu coltivata prevalentemente in una sala d’appartamento e riservata a una ristretta lite che preferiva l’intimit dell’ascolto rispetto all’esibizionismo di un palcoscenico. Tra i protagonisti degli “House Concerts” ottocenteschi napoletani si ricordano Sigismondo Thalberg, Giuseppe Martucci, Cesi, Theodor Dohler, Ernesto A. L. Coop.
Due secoli dopo diventa un passepartout per 60 salotti napoletani che riaprono al pubblico in una festa del pianoforte e tutte le sue possibili suggestioni. Più di duecento concertisti professionisti, studenti e semplici amatori, hanno contribuito a costruire un programma originale ed eterogeneo.
Il programma completo su
www.pianocitynapoli.it
Nella foto, Andreas Kern e Paul Cibis