Oltre l’utero, apri le finestre. Un titolo che incuriosisce, questo scelto per la mostra e la performance di Pasqualina Caiazzo domani, sabato 4 febbraio alle 18, nell’atelier dei Antonio Conte (che ne è curatore), piccola galleria resistente, immerso nel centro storico, alle spalle di via Foria e a pochi passi dal magnifico orto botanico di Napoli. Ci saranno anche Alessandra Rimonti ballerina e coreografa e Federica Pistone con la sua voce.
Pasqualina apre la sua finestra artistica, dopo la pandemia e mostra le prorie opee realizzate con materiali semplici da recuperare, in casa, durante il lockdown.
Il tempo trascorso davanti a uno specchio, guardando il suo corpo che cambiava ogni giorni di più per la nascita prossima di suo figlio Vittorio che sarebbe venuta a breve. La creatività l’ha salvata dal buio della chiusura. Spingendola a progettare finestre e anfratti per potersi liberare, in cerca della bellezza.
Da un lato varchi e antri, dall’altro la Madonna, la donna, la madre cui si aggrappa la fragilità umana.
Classe 1979, laureata in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli , Pasqualina Caiazzo dipinge e disegna da sempre, l’arte come salvezza di vita. “Trovo che nulla sia più originale del proprio stato d’animo che erompe, si rompe, ritorna, fluisce. Nessuno può imitarlo, nessuno può viverlo come te, ma tutti possono ritrovarsi. La bellezza dell’arte è partire da se per giungere all’altro, gettare un ponticello gentile».
Piccola Galleria Resistente/ Pasqualina Caiazzo: beyond the womb, she opens the windows of art. In search of salvation
Beyond the womb, Open the windows. A title that intrigues, this one chosen for Pasqualina Caiazzo’s exhibition and performance tomorrow, Saturday, Feb. 4, in the atelier of Antonio Conte (who is its curator), a small, resilient gallery nestled in the historic center, behind Via Foria and a few steps from the magnificent Botanical Garden of Naples. There will also be Alessandra Rimonti dancer and choreographer and Federica Pistone with her voice.
Pasqualina opens her artistic window, post-pandemic, and shows her works made from simple materials she recovered, at home, during the lockdown.
She spent her time in front of a mirror, watching her body change more and more each day for the upcoming birth of her son Victor. Creativity saved her from the darkness of closure. Pushing her to design windows and recesses so she could break free, in search of beauty.
On the one hand, gaps and caverns; on the other, the Madonna, the woman, the mother to whom human frailty clings.
Born in 1979, a degree in scenography from the Academy of Fine Arts in Naples, Pasqualina Caiazzo has been painting and drawing for as long as she can remember, art as the salvation of life. “I find that nothing is more original than one’s own state of mind that erupts, breaks, returns, flows. No one can imitate it, no one can experience it as you do, but everyone can find oneself. The beauty of art is to start from the one self to reach the other, to throw a gentle bridge”.