Il bello al servizio del bene. Sarà anche per la nuova soprintendente questa la traccia su cui lavorare per i prossimi anni, dopo i sei vissuti intensamente da Alessandro Pasca di Magliano che le lascia la guida del Pio Monte della Misericordia, nel cuore secolare di Napoli,.
Cambio di testimone, con una svolta importante: la prima donna al vertice dopo 400 cento anni di storia e beneficenza. Fabrizia Paternò di San Nicola ha sguardo intelligente e sensibile: già in questi primi due mesi a capo del governo dell’ente, dopo aver fatto parte del precedente direttivo, ha mostrato di essere la persona giusta e responsabile per continuare un programma di rinnovamento.
Uscendo dal cono d’ombra prestigioso ma limitante di museo, con una punta di diamante, il dipinto di Caravaggio (Sette opere di Misericordia) nella chiesa situata nel monumentale edificio, il Pio Monte comunicherà con tutti gli strumenti tecnologici possibili (persino in 3 d) la sua vera missione: quella di essere una dimora dove si “coltiva” Misericordia, dando lavoro e restituendo dignità a chi spesso, in balia delle difficoltà, resta ai margini della vita.
Propositi, questi, enunciati ieri mattina, nel magnifico salone ricco di arte e passato, a più voci, ma con l’armonia di una squadra determinata a costruire un futuro importante.
Un’occasione per presentare il nuovo governo (Nicola Caracciolo di San Vito, Floriana Carignani di Novoli, Riccardo Imperiali di Francavilla, Carlo Sersale, Riccardo d’Andria di Montelungo, Alberto Sifola di San Martino) e il rapporto delle attività svolta dal 2015 al 2021 ideato e curato da Ludovico Solima dell’università campana Luigi Vanvitelli, consulente scientifico del Pio Monte della Misericordia, con il prezioso coordinamento di Alessandra Cusani, da anni efficace e sorridente ufficio stampa dell’istituzione.
Anche il volume è una novità che apre un bel capitolo editoriale per gli anni e le iniziative che verranno, da raccogliere e proporre ai lettori come resoconto di un solido operato.

Qui sopra, l’atrio del Pio Monte. In copertina, Fabrizia Paternò al centro del nuovo governo


Il Pio Monte, che è tra i 122 enti privati filantropici in Italia riuniti in Assifero (Associazione italiana delle fondazioni di erogazione), vanta numeri robusti: 221 associati, di cui 71 donne e 25 persone non ancora quarantenni; 30 nuovi progetti sociali promossi negli ultimi anni; 14 i partner della rete sociale.
Un cantiere aperto, che avrà al centro dei suoi obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico (in programma campagne di digitalizzazione) e immobiliare come, per esempio, il rilancio delle terme di Casamicciola, con enorme potenziale di occupazione.
Abbandonato da 50 anni, il grande impianto ottocentesco verrà restaurato e diventerà un complesso alberghiero: papà del progetto di recupero è l’architetto napoletano Massimo Pica Ciamarra.
E nel palazzo di via tribunali una ristrutturazione permetterà di ricollocare la collezione di arte contemporanea (c’è anche una installazione di scarpe consumate firmata Kounellis, metafora del viaggio) mentre si pensa a creare un comitato di valutazione per offrire una vetrina espositiva a giovani artisti che non ne hanno ancora trovata una.
Qui soffia vento di solidarietà pure in caffetteria dove già è attiva La scintilla onlus, ospitata nel palazzo, che coinvolge persone diversamente abili in laboratori e operazioni culturali. Alcune di loro guidano i visitatori alla scoperta della chiesa di Santa Luciella in san Biagio dei librai, sottratta al degrado nel 2019 dall’associazione culturale respiriamo arte.
Al Pio Monte le buone pratiche si ramificano e si rivolgono a una fascia di spettatori/ici sempre più ampia: ogni biglietto acquistato per visitarne i tesori è un raggio di sole che riscalda le famiglie bisognose.
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e.

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