Per raggiungerlo bisogna inerpicarsi (a piedi o in auto) lungo un’amena strada che unisce Posillipo con via Petrarca. Prima di giungere allo snodo più noto, Cupa Angara, c’è via Rocco Galdieri. Al numero 6, percorrendo un vialetto e delle scale che conducono verso un seminterrato, si entra al Live Tones Napoli Party, un piccolo, graziosissimo spazio, attivo da giugno di quest’anno, votato principalmente al jazz di qualit , accuratamente selezionato da Alberto Bruno, presidente dell’associazione e della struttura, ma che non disdegna l’apertura ad altre forme d’intrattenimento e arte.
Come la mostra, curata da Ornella Falco, "Espressioni plastiche" (fino al 30 ottobre), una breve antologica dedicata all’opera di Giuseppe Pirozzi. In nove sculture, si ripercorre la carriera del maestro napoletano, classe 1934. Il bronzo si piega alla fantasia dell’artista, dando vita a opere cariche di pathos e bellezza. La tappa al Live Tones è solo la prima di un percorso che vedr il maestro impegnato con altre due esposizioni. Si comincia con una due giorni natalizia, “Segni fluttuanti”, sempre negli stessi spazi, per proseguire (dal 27 dicembre, ore 20) al museo archeologico di Napoli, con “Oscilla e altri reperti”.
In attesa dei “Segni fluttuanti”, il 5 novembre si potr assistere al concerto del duo Francesco Marziani (piano) e Andrea Santaniello (sax), che apre la stagione concertistica del Live Tones. La scelta dei due jazzisti nostrani non è casuale “crediamo che le leve napoletane siano altrettanto valide delle nazionali, che presenteranno a breve” spiega la Falco.
In alto, Giuseppe Pirozzi accanto a una sua opera. In basso, l’interno del Live Tones Napoli Party