E’ disponibile su Amazon la silloge intitolata "Nessuno nasce pulito", sottotitolo poesie esperienziali (edizioni nugae 2.0), di Michele Nigro, in formato elettronico (Euro 3,53) e cartaceo (Euro 13,52). Adoperando rispettivamente Kindle Direct Publishing per l’ebook e CreateSpace per il libro "in carte e ossa” di 400 pagine in formato 5″ 8″ ovvero 12,7 20,32 cm).
Una scrittura essenziale, diretta, alta. Si legge un certo pessimismo “ragionatore” interpretativo di questa societ liquida, senza più tanti punti di riferimento sociale.
“Sfuggire al flusso imposto”, “essere piloti di se stessi”, “alterare lo schema”, lasciano capire l’essere contro l’inutilit , le non risposte, i non luoghi della mente. Insomma, quel mischiare le carte per sovvertire tempo e spazio classicamente intesi, per sfuggire alla morte dell’anima. Senza mai smettere, qua e la, di tracciare nuove voci e speranze di nuova luce.
Nigro traccia se stesso, ovvero aspira a “macchiarsi” per sentirsi vivo, oltre. E lo fa guardando alla forza interiore, all’io, affinch emerga quel sentiero indipendente per farsi portare alla salvezza promessa. Si “scava” dentro per trovare la linfa vitale.
Il trarre forza da questa scrittura non nasconde tuttavia la verit lasciare parole acerbe nel mondo per quella fiera di domani dopo di noi.
Nel suo inchiostro avverte l’inadeguatezza del presente e si “rifugia” all’indietro, ma consapevole della nuova partenza, del nuovo inizio.
«… lo stile di Michele Nigro è unico, personalissimo, con chiari riferimenti alla sua variegata formazione, cosa che ne fa un autore completo. Padroneggia il linguaggio, alquanto ricercato, tanto che le sue poesie sono ricche di minuzie che creano nel lettore vere e proprie immagini. Ottime le costruzioni sintattiche (diverse dislocazioni), utilizza ossimori (prigionieri liberi, presente assente), scomoda l’antropologo Marc Aug e i suoi “non luoghi”. Mentre l’opera è pregnante di scienza e filosofia, la religione viene sfiorata, vorrebbe quasi accantonarla, ma il palese laicismo deve necessariamente confrontarsi con la filosofia e la religione. La sua opera è un viaggio sulle ali dell’incertezza, con continui attacchi al presente, un ciclico tornare indietro per la preoccupazione di aver vissuto male, o quantomeno di non aver vissuto fino in fondo la propria vita. Non c’è paura, però, n del buio n dell’avventura…». (dalla Prefazione di Antonio Scarpone).
Scrive nella postfazione Davide Morelli «… La presente raccolta contiene poesie esperienziali… […] una poesia fatta di folgorazioni e intermittenze della mente. Il poeta registra stati mentali, impressioni, epifanie. una poesia urbana, che non ricerca una lingua pura, panica e arcaica. La sua parola non è una mimesi della realt n del parlato. una voce autentica, che adopera slittamenti di senso e si pone contro la linearit …».
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In foto, la copertina