Poesie/ “L’isola misteriosa” di Rosario Rito: un grido di dolore contro un mondo che discrimina

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L’isola misteriosa è la nuova raccolta di poesie di Rosario Rito, dopo la precedente operauscita nel 2021, “Educarsi alla disabilità”, in cui l’autore utilizzava un approccio filosoficoper parlare di disabilità, demolendo pregiudizi e proponendo una prospettiva originale dallaquale osservare ciò che si considera erroneamente “diverso”.
Rosario Rito è affetto da una paresi spastica, determinata dall’uso errato del forcipe nel momento del parto, e nel corso della sua esistenza ha conosciuto l’intolleranza e l’incomprensione ma non si è mai arreso,convinto che la diversità non debba considerarsi un limite. In questo suo ultimo lavoro -introdotto dalle toccanti parole di Maria Teresa Sirgiovanni, che ha compreso appieno ilbisogno dell’autore di farsi conoscere, di comunicare, di amare e di essere amato – sitrattano molte tematiche importanti come la solitudine, l’emarginazione, il potere salvificodella scrittura e l’accettazione del diverso.
Ed ecco quindi che Rosario Rito urla il suo grido di dolore contro un mondo che continua ad escluderlo, quando lui vorrebbe solo essere parte di esso; dalla poesia “Fratello” (integrale): «Perché mi estranei dal tuo mondo, forse perché sono uno spastico? È vero che non riesco a parlare bene, che non cammino e corro come te, ma di tutto ciò non è certo colpa mia. Perciò se tu m’incontri, ti prego, non evitarmi come se qualcosa di me ti faccia ribrezzo.
Fratello, da te non voglio niente in prestito ma solo un po’ di quell’affetto che tanto mi manca. Da te una parola mi puòbastare, fammi capire che non sono diverso dagli altri, che anch’io tengo un posto nel tuomondo. Lo stesso tuo diritto di vivere la vita».
Vi sono anche liriche piene di speranza e di amore per l’esistenza, in cui l’autore ci ricorda quanto sia prezioso il dono che abbiamoricevuto nel momento della nascita, e ci invita a non fossilizzarci sulle negatività e atrovare la forza di ribellarci al destino avverso; dalla poesia “Vita”: «Non piangere sul tuopassato, perché adesso incomincia la tua vita. Se hai capito il male, se hai capito il dolore,se hai capito il perché di questa vita. Ritorna a vivere, perché adesso puoi essere unuomo».
Rosario Rito presenta una raccolta poetica suggestiva, in cui si racconta intimamente sezionando la sua anima, non avendo paura di mostrare le sue cicatrici e lesue debolezze; un’opera che ispira alla riflessione e che ci rammenta l’importanza di amare tutti, indistintamente. (Eugenio Lilli)
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