Emozionante, coinvolgente, epico. Sono alcuni aggettivi che gli studenti invitati all’anteprima del film “Pompei” al cinema Ambasciatori di Napoli (in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 20 febbraio 2014) usano per descrivere la pellicola. “L’ho trovato davvero interessante” , ci dice Ilaria, “uno spaccato di ciò che leggiamo sui libri di storia”.
“Il lungometraggio è ambientato nella Pompei del 79 d.C. Una citt molto diversa da quella che siamo abituati a vedere. Oggi si trova nell’entroterra, ma all’epoca romana era un porto è stata l’eruzione ad allontanare la costa di oltre due km” spiega il regista Paul. W. S. Anderson, specializzato in fantasy, ora improvvisatosi storico. Pompei era la culla della civilt romana una sorta di paese dei balocchi antico, dove l’ideale materialista ed epicureo della più arida mentalit romana trovava concreto soddisfacimento. Lupanari, taverne e osterie allietavano il tempo libero, ben distribuite attraverso le lussuose ville dei ricchi romani.
“Pompei” ha il merito di restituire, in chiave moderna, quell’antichit resa immortale dall’esplosione vulcanica e impressa a sempiterna memoria, fissata nei resti archeologici e nelle lettere di Plinio. L’opera segue la storia di Milo, giovane schiavo romano divenuto gladiatore. Amore e amicizia spingeranno Milo a combattere contro l’ansia prepotente del Vulcano, pur di salvare le persone amate, tra cui Cassia, patrizia romana promessa in sposa a un corrotto senatore. La trama scontata, nonostante ripercorra una diacronia ben nota, non annoia, perch sembra essere il condimento necessario per rendere nitide e a colori le straordinarie immagini di un inedito Vesuvio.
L’accuratezza storica, profondamente ricercata dagli autori, sfuma nei particolari il vulcano, per esempio, era, con ogni probabilit , morfologicamente diverso da quello immaginato. Le leggi romane citate nei dialoghi non hanno alcun appiglio storico. Ciononostante, nel complesso, il lavoro sembra ben attento alla veridicit storica. La scenografia imponente e gli effetti speciali, implementati dal 3D, sono il vero punto di forza della pellicola.
Anche l’interpretazione degli attori sembra soddisfacente. Un ottimo Kim Harington interpreta il ruolo del protagonista, creando una complicit inattesa con la giovanissima collega Emily Browning, nel ruolo di Cassia. “Pompei” è un film emozionante e dinamico. Apocalisse e amore, amicizia e odio, vendetta e morte scivolano sullo spettatore, appassionando, incuriosendo, travolgendo. Ma la storia d’amore tra Milo e Cassia non sembra essere il punto cruciale del film.
Protagonista assoluto è il Vesuvio, cattivo, vendicatore, non più una montagna pacifica, ma un vulcano impietoso, onnipotente, maestoso nella sua macabra richiesta di sangue. Uscendo dalla sala, non si può non avvertire un senso di profonda angoscia e paura. Perch se Milo, Cassia, Corvo e Severo sono stati partoriti dalla brillante mente di Anderson, il Vesuvio, al contrario, è ancora minacciosamente in piedi. I napoletani, e i pompeiani, sono avvertiti.
Pompei
dal 20 febbraio nelle sale cinematogarfiche italiane
Regia Paul W. S. Anderson
Sceneggiatura Janet Scott Batchler & Lee Batchler Michael Robert Johnson
In foto, la locandina del film e alcune scene