Premio Masaniello, XI edizione 2016 al Sannazaro, teatro bomboniera di Luisa Conte, a Chiaia, diretto ora dalla nipote Lara Sansone nel segno della tradizione e delle innovazioni artistiche che creano turismo a Napoli. Chi è Masaniello e perch è, dopo secoli, presente in ogni forma di cultura napoletana? E’ Tommaso Aniello, detto Masaniello, pescatore amalfitano trasferitosi a Napoli vivendo in povert d’inverno in una citt abitata da turisti solo d’estate. Fugge dalla povert e si ritrova nella miseria più nera in una Napoli governata dal duca d’Arcos vicer spagnolo, da nobili esosi feudatari, dal clero. Vivacchia gestendo con la moglie Bernardina un banco di pesci in piazza Mercato. Una prima gabella sulla frutta e, subito dopo, sulla farina e pane, unici alimenti meno costosi per un popolo definito “mangia foglie” costretto a nutrirsi solo di verdure che fu capace di inventare la nota “minestra maritata” mescolandole con scarti di pollame e maiale nei pochi giorni di festa.
Il malumore si trasforma in rivolta con a capo Masaniello e i suggerimenti del vecchio Giulio Genoino, giurista e sacerdote, che, per le sue idee di uguaglianza tra i ceti sociali, visse anni in esilio e in carcere. Tradito dai nobili per paura e dai suoi amici partecipanti alla rivolta per invidia, fu decapitato. La giovane moglie, violentata dai panettieri e costretta a prostituirsi, mor pochi anni dopo per colera. Masaniello diventa il simbolo della cultura partenopea che rifiuta Inquisizione, dittatura, violenza, guerra, come Eleonora Pimentel Fonseca nel 1799 e Gennaro Capuozzo, anni 12, nel settembre 1943.
Il Premio, organizzato da Luigi Rispoli, Laura Bufano, Umberto Franzese, mette in risalto chi, nel mondo, rende nota la creativit artistica, la ricerca scientifica e tecnologica della citt .
I premiati Romeo Barbaro e Gianni Lamagna musicisti, Beniamino Casale allergologo, Cesare Gridelli oncologo, Valeria Parrella scrittrice, Tullia Passerini Gargiulo antiquaria del novecento, Gilda Valenza Maggi fotoreporter.
Nella sezione “Napoli sulle punte” è stata premiata la danza. La più antica arte, sorta prima della parola, musica, teatro, da cui l’uomo primitivo era attratto e imitandola, studiava i movimenti degli animali, facilitando la caccia per nutrirsi. Ma vuole essere anche un omaggio a Partenope che come Sirena danzava tra le onde di Mergellina. Arte con vivace gestualit , mimica, corpi che volteggiano come aquiloni, è nella vita del napoletano che salta da un paese ad un altro, da un lavoro ad un altro impiego, nella dinamicit degli scugnizzi, e in arte vive in Pulcinella, nell’estrosit di Petito, Viviani, Totò.
Hanno ricevuto il premio Ambra Vallo, Elisabetta Magliulo, Umberto De Luca primi ballerini, Giuseppe Picone, direttore del Corpo di Ballo del San Carlo, Luciano Cannito e Antonio Iavarone coreografi, Alessio Buccafusca fotografo, Marilena Riccio gi prima ballerina del San Carlo e ideaatrice del "Coreografo elettronico", rassegna di videodanza, Arnaldo Angelini maestro di ballo.
Lo spettacolo, condotto dalla brava Lorenza Licenziati, con Angelo Mosca al piano, Federica Fiocco e Darioush Forooghi attori. Mentre gli allievi dell’Istituto d’Este-Caracciolo hanno accompagnato gli ospiti. La struttura scolastica è diretta da Giovanna Scala che ritiene la scuola luogo di studio, socializzazione, contatti con gli eventi culturali della citt per rendere gli studenti attivi protagonisti.
Alcuni cantanti hanno ottenuto pochi applausi per essersi esibiti privi di duttile melodia solo a squarcia gola canzoni che vanno quasi sussurrate per esaltare la loro drammaticit . Ottima la regia di Sas Imperatore. I premi, sculture di Domenico Sepe, sono stati consegnati dai premiati delle altre edizioni. Ginevra e Virginia, ballerine a 16 anni con maestri del San Carlo, hanno ritirato il premio per Buccafusca.
La giornalista Donatella Gallone, fondatrice di questo portale, e-magazine e casa editrice (ilmondodisuk) ha interrotto la monotona sfilata dei premiati. Ha portato sul palco il ricordo di Jean-Nol Schifano, scrittore, ex direttore del Grenoble, promotore di eventi, amante della lingua e della cultura napoletana. Ha invitato i presenti per il 3 ottobre, ore 18,30 al consolato francese in via Crispi 86, per la presentazione del progetto di crowdfunding “SosPartenope” che punta alla traduzione dell’opera “Dictionnaire amoureux de Naples" di J.N. Schifano in versione ebook, con il titolo “Dizionario appassionato di Napoli”. Un libro di 580 pagine che vuole far scoprire a tutti la vera identit della citt , dalla a alla zeta.
Nella foto, Lorenza Licenziati con Luigi Rispoli e Gianni Lamagna (ultimo a destra)