Premio Napoli 2020 a Scego, Sisto e Giartosio. La proclamazione è avvenuta online, stamattina martedì 22 dicembre. La cultura non si ferma e continua a correre sul web.
Per la sezione narrativa il premio è stato assegnato a Igiaba Scego con “La linea del colore” (Bompiani). Con lei erano candidati Valeria Parrella con “Almarina” (Einaudi) e Remo Rapino con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” (Minimum Fax).
Per la saggistica il più votato dai giudici lettori è stato Davide Sisto con “Ricordati di me” (Bollati Boringhieri). Gli altri candidati: Sarah Gainsforth con “Airbnb città merce” (DeriveApprodi) e Luciano Mecacci con “Besprizornye” (Adelphi).
Per la poesia ha vinto Tommaso Giartosio con “Come sarei felice” (Einaudi). In finale, anche Igor Esposito con “La memoria gatta” (MagMata).
Nonostante l’emergenza sanitaria, il Premio Napoli conferma ancora una volta lo spirito colto e allo stesso tempo popolare dell’iniziativa: a più di mille e quattrocento “giudici lettori” è stato affidato il compito di decretare i vincitori, scegliendo dalle terne finaliste selezionate dalla giuria tecnica presieduta dal presidente della Fondazione, Domenico Ciruzzi (foto) e composta da: Wanda Marasco, Lorenzo Marone e Antonella Cilento (scrittorei) , Stefano Balassone (autore e critico televisivo), Maurizio Braucci (sceneggiatore e regista), Antonio Gnoli e Antonio Tricomi (giornalisti), Alfredo Guardiano e Sergio Moccia (giuristi), il medico e poeta Eugenio Lucrezi.
Con loro anche i docenti: Chiara Ghidini (Università L’Orientale di Napoli), Massimo Fusillo (Università degli Studi dell’Aquila), Bruno Moroncini (Università degli Studi di Salerno), Ermanno Paccagnini (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Matteo Palumbo (Università di Napoli Federico II), Monica Ruocco (Università L’Orientale di Napoli), Pasquale Sabbatino (Università di Napoli Federico II) e Paola Villani (Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa).
Nato nel 1954, il Premio Napoli ha insignito prestigiosi autori della storia culturale contemporanea ed è promosso da una Fondazione costituita da soggetti pubblici (Comune di Napoli, Regione Campania, Città metropolitana, Camera di Commercio). Capace di rinnovarsi diffondendo le proprie attività sui social (facebook, twitter, instagram, linkedin).
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