Oggi, più di ieri, chi entra in libreria vuole vivere un’esperienza che non si esaurisce nella semplice consultazione di scaffali traboccanti di titoli. Il lettore, abituale o occasionale che sia, cerca una figura di riferimento, competente e appassionata, in grado di suggerirgli un volume ancor prima che le idee prendano corpo e i bisogni reconditi si manifestino. Fare il libraio non significa soltanto vendere libri – attivit gi di per s complessa – con la crisi che morde e la difficolt a tenere il passo con la grande distribuzione e le catene connesse ai gruppi editoriali. Fanno la parte da leoni, in paese dove si legge poco e perlopiù al nord. Per scongiurare il rischio di abbassare la saracinesca, gli indipendenti devono inevitabilmente mettersi in gioco, diversificando l’offerta e promuovendo eventi che sappiano coniugare creativit e sperimentazione.
Se la libreria perde la connotazione di negozio tout court, per assumere una funzione sociale e culturale all’interno del territorio di appartenenza, il libraio deve darsi un’identit . Prima questo processo richiedeva un’annosa gavetta, ma la modernit impone che si investi su se stessi, facendo la corsa contro il tempo, per collocarsi sul mercato. Le giovani generazioni possono apprendere i segreti di questo straordinario mestiere seguendo corsi di formazione nelle scuole per librai. A Orvieto e a Milano ci sono centri d’eccellenza.
Nel sud Italia si segnala la scuola per librai Rubbettino, a Soveria Mannelli (Cz), presso la sede dell’omonima casa editrice, che offre agli addetti ai lavori lezioni di carattere tecnico, su argomenti specifici. Il13 marzo è stato inaugurato il quinto anno di attivit , con un programma di grande interesse e la partecipazione di esperti del settori. L’Italia che celebra un secolo e mezzo di vita è stata ricordata da Romano Bracaloni, con un’interessante lezione sui libri nati all’indomani dell’unit .
Sono intervenuti Marco Pannella, con una lezione magistrale su editoria, informazione e libert ; Paolo Pisanti, presidente dell’Ali (Associazione librai italiani), che ha fatto il punto sul mercato librario dell’anno appena trascorso; Cristina Mussinelli e Renato Solvetti, che hanno parlato di ebook e di editoria digitale. “Se gli editori pensano di poter produrre e vendere l’ebook senza interfacciarsi con i librai, commettono un grosso errore, perch non avranno mai la diffusione che possiamo garantire noi con le nostre librerie e le nostra presenza”, commenta Paolo Pisanti. La partecipazione alla scuola è gratuita e può avvenire sia contattando la direttamente la casa editrice (0968 commerciale@rubbettino.it) che on line sul sito www.scuolalibrai.it
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