Sperimentare a Napoli, vivendo in Biblioteca, E’ quello che propone il progetto curato da Loredana Troise e Pasquale Persico al Museo Nitsch della Fondazione Morra. Protagonista, l’artista vesuviano Matteo Fraterno (classe 1954, nato a Torre Annunziata) che da oggi (15 febbraio) alle 12, in un mese circa (fino al 14 marzo), si interrogherà su “l’infinito trattenimento” e vivrà  il tempo della lettura scandagliando il passato, alla ricerca di una nuova partecipazione.
Sarà un viaggio di archeologia contemporanea, tra materiali esposti: i simboli di una cartografia mnestica infinita: un giaciglio di pelli di montone su cui “sognare meglio”; i libri Il bibliotecario di Leibniz di Sergio Givone e L’infinito intrattenimento di Maurice Blanchot, da cui prende il titolo questa esperienza;  riferimenti fotografici dei transiti di viaggio dell’artista; un vaso di ceramica verde, impronta di continuità simbolica con la prima esperienza di collaborazione con Giuseppe Morra nella Vigna San Martino del 1995; una poltrona gialla che l’artista, collega cromaticamente al libro dei Pensieri non funzionali (Ed. Morra) di Cesare Pietroiusti.
Una immersione che fa pensare anche a un luogo già visitato dall’autore, il sito archeologico di Oropos, dove i pellegrini sostavano per la notte in una condizione di mitica incubazione purificatrice, ora idealmente concepito. Un’altra avventura  nella conoscenza per esplorare le infinite sfumature del sogno.
In foto, la biblioteca in cui vivrà Matteo Fraterno

 

MATTEO FRATERNO
ESPERIENZE / L’infinito intrattenimento
a cura di 
Loredana Troise e Pasquale Persico
15 febbraio – 14 marzo 2020
Fondazione Morra – Biblioteca per le arti contemporanee
Vico Lungo Pontecorvo 29/d, Napoli

 

 

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