La Lis, Lingua italiana dei segni, diventa danza. Questa suggestiva combinazione prende vita grazie a Vividarte_Lis, un progetto nato dalla sinergia di vari artisti che hanno unito le proprie competenze, mettendole al servizio dell’arte e dell’emozione.
Per dar vita a questa idea è stato di fondamentale importanza l’incontro tra la danzatrice Michela Chirico e la promotrice LIS Rosaria Sinforosa, proprio in questa occasione la Lingua dei Segni è stata messa al centro di questi progetti artistici assolutamente accessibili e senza barriere.
La gestualità della Lis ben si sposa con i movimenti della danza contemporanea e insieme danno vita ad una riuscita operazione di teatro-danza, dove ogni gesto diventa fondamentale e in cui sono le mani a raccontare, insieme alle espressioni del viso e ai movimenti del corpo, una storia che potrebbe essere narrata anche in silenzio. Potrebbe certo, ma non è ciò che accade in questo caso: la musica e il canto non ricoprono un ruolo marginale. Questo progetto è per tutti, per la vista e per l’udito, per coloro che utilizzano le orecchie e per quanti, invece, ascoltano con gli altri sensi a disposizione.
VividArte è un progetto tutto campano, si muove, infatti, da Salerno al Cilento, al Vallo di Diano, ad Avellino e a Napoli. Il canto è affidato alla inconfondibile voce di Tommaso Fichele e la musica, invece, alla chitarra di Fabio Notari. Michela Chirico cura le coreografie e le danza, facendo in modo che il testo possa diventare una combinazione di gesti densa di emozioni.
Il primo video musicale, presentato sui canali social (Facebook e Instagram) di VividArte, è stato “E io te credo_Lis”, girato presso il “Centro Teatro Spazio”, uno storico teatro di San Giorgio a Cremano oggi gestito dall’attore, regista e drammaturgo Vincenzo Borrelli. La regia del video è stata affidata a Marylù Lallo, coadiuvata dagli operatori Manuel Stabile, Giovanni Rocco e Simona Patella.
Dopo il positivo riscontro per questa prima proposta i componenti di VividArte hanno preso parte a diverse rappresentazioni teatrali, sono stati ospitati da tante associazioni per condividere la propria idea ed hanno incontrato, prima del lockdown, tantissimi studenti insieme ai loro docenti per svolgere insieme laboratori didattici, basati sui temi dell’arte, della cultura e della Lis, un invito all’esercizio della sensibilità, a livello artistico ma, forse, soprattutto umano.
Da poco è stato lanciato, ancora una volta sui canali social, il secondo video dal titolo “Dint’ ‘o viento_Lis” e, anche questa volta, è stata scelta una scenografia assolutamente suggestiva, l’ex chiesa della Santissima Trinità di Polla, in provincia di Salerno, un piccolo gioiello del Vallo di Diano.
Osservare la Lis che danza è un dono per tutti, per coloro che già “sentono” attraverso i gesti e per quanti, ascoltando con le orecchie da sempre, possono invece imparare ad ascoltare anche un movimento o un’espressione del viso.
«È dovere morale di un Artista – dice la coreografa Michela Chirico – emozionarsi ed emozionare, per arrivare al cuore di tutti, anche di chi ‘sente’ soltanto con gli occhi e con l’anima».
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Nelle foto, il team del progetto e un frammento del video