Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al cuore storico della città. I reperti della collezione dedicata a Napoli antica (foto)per la prima volta esposti al pubblico fino al 15 settembre 2019, nel Lapis Museum, presso la Basilica della Pietrasanta (piazzetta Pietrasanta, 17).
Sacra Neapolis, culti, miti, leggende è il progetto che nasce dalla collaborazione tra il Mann e l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus per consolidare il già forte legame tra l’Archeologico, da sempre punto di riferimento nel tessuto urbano e simbolo dell’identità cittadina, e la città stessa e il suo territorio, per raccontare la storia di Neapolis greco-romana, dei miti, dei culti, delle manifestazioni del sacro e della religiosità antica.
Miti e culti definiscono l’identità di una comunità e Napoli ha costruito, nel corso dei secoli, un patrimonio religioso e leggendario di grande ricchezza e varietà, conservandone sempre la memoria collettiva e il legame con il passato.
Gli aspetti del sacro e della religiosità nella Neapolis greco-romana erano numerosi, multiformi e sfaccettati e la tradizione letteraria ci racconta delle tante divinità venerate, di mostri fantastici, di eroi, di riti e cerimonie che affollavano le vie della città.
Il percorso espositivo ritesse le fila della originaria memoria storica cittadina, recuperando segni e simboli del sacro nella città in epoca classica attraverso diverse classi di materiali. La maggior parte proviene dai depositi dell’Archeologico: dalle monete in argento e bronzo con incisi volti femminili, alle iscrizioni, dalla scultura in marmo tra busti e teste di donna risalenti tra il III e il IV secolo, alle piccole riproduzioni in terracotta componenti la stipe votiva di Sant’Aniello a Caponapoli, per finire alle statue di Iside e Nike.
La Pietrasanta si conferma ancora una volta polo culturale ospitando, sempre a partire dal 22 dicembre e fino al 30 marzo 2019, anche “Napoli – storia, arte, vulcani”, mostra in collaborazione con l’INGV – Osservatorio Vesuviano sulla storia del territorio napoletano, risultato dell’attività e della dinamica dei vulcani e della profonda interazione con l’uomo, territorio e processi che hanno ispirato una produzione artistica e culturale di notevole valore.
Un percorso di conoscenza del sottosuolo della città, realizzato nella cavità sotterranea, che si articolerà tra la gigantografia di 5 metri sulla stratigrafia del sottosuolo, i diversi tipi di roccia e un filmato sull’eruzione del tufo giallo napoletano, proiettato su una suggestiva parete di tufo della cavità.
In collaborazione con la Camera di Commercio di Napoli, fino al 31 dicembre lungo il tragitto sarà possibile degustare prodotti tipici con vini del Vesuvio.
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