La croce dei Cariati torna a casa ai Quartieri Spagnoli. Eretta per la prima volta dai fedeli come ringraziamento a Dio nel 1836, quando la città fu colpita dal colera che causò oltre 5.000 vittime, è considerata un simbolo di protezione del popolo napoletano contro pestilenze, epidemie e catastrofi naturali. Nacque con una particolarità: il Cristo non guardava verso il mare, ma verso la collina quasi a dare il benvenuto ai viandanti provenienti dalle terre agricole del Vomero per giungere nel centro della città.
Fu restaurata nel 1884 e poi posizionata dopo un restauro nel 1980. Il crocifisso, crollato dal basamento nel 2023 in seguito a una tempesta di vento, è stato custodito dal parroco e dai fedeli della Chiesa di S. Maria del Carmine alla Concordia don Mario Ziello e don Francesco De Luca, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Poi è stato affidato agli Scugnizzi a vela per importanti interventi di recupero.
Venerdì 18 aprile sarà nuovamente sul basamento che l’ha ospitata dal 1836. Gli Scugnizzi a vela e gli esperti volontari, oramai abituati a restaurare antiche e storiche imbarcazioni a vela in legno, sono intervenuti per restaurare e consolidare i legni della croce. Hanno partecipato al recupero del crocifisso ligneo i giovani a rischio dell’area penale campana e provenienti dall’IPM di Nisida, i detenuti in messa alla prova dell’UIEPE e provenienti dal carcere di Poggioreale e Aversa, gli utenti dell’ASL NA 1 e ASL NA 2, i giovani dei Servizi sociali del Comune di Napoli particolarmente legati al simbolo della passione e della fede rappresentato dalla Croce dei Cariati.
Gli Scugnizzi a vela da quasi venti anni realizzano il progetto di integrazione e inserimento lavorativo dei giovani e adulti a rischio nel “Laboratorio i mestieri del mare” ospitato e sostenuto dalla Marina Militare all’interno del Quartier Generale di Napoli. Ultimato il percorso di formazione i ragazzi sono inseriti nell’organico di etiche imprese del Porto di Napoli.
Quartieri Spagnoli/ The Cariati Cross returns home. Restored by the Sailing Scugnizzi
The Cross of Cariati returns to the Quartieri Spagnoli. First erected by the faithful in 1836 as a thanksgiving to God, when the city was struck by the cholera that killed more than 5,000 people, it is considered a symbol of the protection of the Neapolitan people against plagues, epidemics and natural disasters. It was born with a peculiarity: the Christ did not look towards the sea, but towards the hill, as if to welcome the travellers coming from the Vomero countryside to the city centre.
It was restored in 1884 and, after a restoration in 1980, it was placed here. The crucifix, which collapsed from its base after a storm in 2023, was guarded by the parish priest and the faithful of the church of S. Maria del Carmine alla Concordia, don Mario Ziello and don Francesco De Luca, in the heart of the Quartieri Spagnoli. It was then entrusted to the Scugnizzi a vela family for extensive restoration work.
On Friday the 18th of April it will be back on the pedestal where it has been since 1836. The Scugnizzi a vela and experienced volunteers, now used to restoring old and historic wooden sailing boats, worked to restore and consolidate the wood of the cross. Young people at risk from the Campania Penitentiary and the Nisida IPM, probationers from the UIEPE and the Poggioreale and Aversa prisons, users from the ASL NA 1 and ASL NA 2 and young people from the Social Services of the Municipality of Naples, who are particularly attached to the symbol of passion and faith represented by the Cariati Cross, took part in the restoration of the wooden crucifix.
For almost twenty years, Scugnizzi a vela has been running the project for the integration and job placement of young people and adults at risk in the “Laboratorio i mestieri del mare”, hosted and supported by the Navy at the Naples Headquarters. After completing the training course, the young people are employed by ethical companies in the port of Naples.
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