Processi sotto accusa. Nel bel mezzo di una bufera che investe l’Italia e sfiora anche il Presidente Napolitano, costretto oggi, dalle colonne del quotidiano la Repubblica, a specificare che nel comunicato diramato, dopo aver ricevuto al Quirinale la delegazione pdiellina, non c’è nessun offerta di scudo ” a chi è imputato in procedimenti penali”. E a ribadire il “richiamo severo a principi, regole e interessi generali del paese”.
Scenario perfetto per il dibattito organizzato all’Universit  Suor Orsola Benicasa domani alle 17, nel complesso della principessa (sala Pagliara), che sar  introdotto da Lucio d’Alessandro e Francesco De Sanctis e coordinato da Omaggio (con interventi di Balbi, Carillo e Scala).
In primo piano, Livio Pepino, magistrato fino al 2010 e oggi responsabile delle Edizioni Gruppo Abele, ma anche autore del libro “Forti con i deboli” (edito da Rizzoli collana Bur, euro 12). Parla forte gi  la copertina sotto la brillante freccia gialla (su sfondo verde) dove si legge “Perch oggi la magistratura non riesce a fare giustizia", il poderoso sommario "Il potere è senza controllo, la corruzione dilaga e al disagio si risponde con la repressione. L’analisi impietosa e l’allarme” di un protagonista degli ultimi quarant’anni di magistratura.”
In 336 pagine, l’ex giudice di Cassazione mette a nudo una realt  che conosce da vicinissimo. I poteri forti restano indenni. Una schiera di intoccabili (politici, bancarottieri, finanzieri senza scrupoli) sopravvive spensieratamente, mentre restano impigliati nelle maglie accusatorie quelli che non hanno santi in paradiso migranti, tossicodipendenti, liberi manifestanti . Un grido d’allarme che mette in guardia tutti con uno scopo voltare pagina per rifondare una giustizia senza corsie preferenziali.

In foto, la copertina del libro

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