Sopravvivere non basta. Qualit di vita nella malattia renale cronica. E’ il tema del dibattito che si svolge domani 11 marzo a Napoli per la giornata mondiale del rene. Appuntamento a Palazzo Serra di Cassano ( sede dell’istituto italiano per gli studi filosofici. via Monte di Dio 15). Si comincia alle 9 con l’introduzione dei lavori moderata da Gerardo Marotta e Natale Gaspare De Santo. Tra gli altri, l’intervento di Vincenzo Bergamene, ” Un designer in dialisi”, di cui proponiamo uno stralcio.
I valori della mia creatinina non erano riscontrabili in nessuna letteratura clinica, pensavo di avere un’influenza, stavo morendo. Senza averne lucida conoscenza, una notte di circa due anni fa, entrai in dialisi, c’erano loro, camici bianchi e tute colorate, non capivo cosa mi stessero facendo, ma in quella macchina c’era la mia seconda vita.
Mi misi a seguire il reparto d’ospedale, tiepidamente riscaldato dagli echi di un natale lontano, fuori dai palazzi della sofferenza, ho ripreso lentamente a convivere con lei: quella macchina attenta che emette allarmi vagamente di fantascienza. Ho lavorato dentro il reparto, il lavoro mi ha sempre salvato, la malattia non concede proroghe, era quel profumo, all’alba, del caffè in corridoio a ridarmi speranza. Van Gogh, in una delle ultime lettere al fratello Theo, descrive un’accentuata sensibilit del suo occhio destro, cos vedeva i suoi colori, un giallo, un rosso, un blu,, un arancio, una nuova sensibilissima teoria personale del colore. Non so se la patologia ha aumentato la mia sensibilit creativa, lavoro da sempre con la creativit , ma ho cercato in essa la voglia di continuare a vivere.
E cos, a giorni alterni, la dialisi diventa un palcoscenico di freudiane dichiarazioni, le macchine si trasformano in confessionali laici, raccolgono racconti e considerazioni che non avrei mai fatto a nessuno. Un vociare soffuso di protagonismo collettivo dove le nostre singole paure si confondono e si nascondono nei racconti del giorno dopo, incertezze del nostro privato, filtrato dal desiderio di un pubblico a testimonianza di una vita che trascorre insieme a voi: camici bianchi e tute colorate, lunga un giorno di 4 ore.
In foto, autoritratto di Vincent van Gogh