Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo dialogo tra un personaggio di fantasia e il principe della risata, scritto da Alfonso Fiorentino, studente universitario di origini napoletane, appassionato di teatro e filosofia… e scrittore, per passione, di racconti teatrali comici, commedie, monologhi, poesie.

 

 

Nicola, personaggio di fantasia, si ritrova in Paradiso… e incontra una persona che sta scrivendo una lettera. Riesce a sentire la sua voce ma non sa che è Totò. Inizia così un dialogo, tra fantasia e realtà.
Nicola: Dove mi trovo?
Totò: Questo è il Paradiso, giovanotto.
Nicola: Il Paradiso?
Totò: Non è una cosa brutta, stai tranquillo.
Nicola: A dir la verità ho paura… qui non si vede niente
Totò: E che vuoi vedere? Lo spettacolo inizia la sera, non la mattina.
Nicola: Ah ecco, no mi scusi ma… quale spettacolo?
Totò: Il più comico spettacolo del mondo!
Nicola: Un varietà?
Totò: In un certo senso sì, la compagnia teatrale è famosa sai…
Nicola: E’ recente? Moderna?
Totò: Non siamo di primo pelo.
Nicola: Posso chiederle una cosa?
Totò: Certo!
Nicola: Che sta scrivendo di così importante?
Totò: Una lettera…
Nicola: Ah! A chi?
Totò: Sei curioso? Una lettera al capocomico della compagnia. Scommetto che vuoi sapere chi è, giusto?
Nicola: Beh…
Totò: E’ Dio!
Nicola: Dio?
Totò: Perché ti meravigli così tanto? Voi laggiù pregate. Io quassù scrivo. Ogni forma d’arte è una preghiera.
Nicola: Beato chi ritorna laggiù…
Totò: Giovanotto, sentimi bene. Tu vuoi sapere cosa ho scritto su questo foglio?
Nicola: Sì!
Totò: E allora prima devo dirti una cosa importante perché subito dopo la mia spiegazione ti sveglierai in un mondo che è solo l’anteprima, il trailer di un film che prossimamente verrai a vivere qui.
(Totò si gira verso Nicola)
Nicola: Ma tu… lei… è Totò! Oddio non ci posso credere!
Totò: E che fai? Già nomini il capocomico? Si, sono Totò… ma è solo un nome, una definizione… ciò che conta, caro ragazzo mio, è l’amore e il sorriso che condividi quando sei laggiù. Come ti dicevo prima. Un trailer quando è simpatico attira di più. Se sulla terra sei destinato a far ridere, è perché quello è il tuo destino. Ora siediti un attimo al posto mio.
(Totò si alza e spiega il contenuto della lettera al ragazzo)
Totò: In questa lettera ci sei tu. C’è la tua vita. Tutto ciò che di buono hai fatto sulla terra. E sai perché conosco tutte queste cose? Perché il paradiso è questo. Un luogo dove tutti si conoscono e non ci sono segreti, perché nessuno ti giudica. Ognuno qui può esprimere se stesso al 100%… senza paura.
Nicola: E io che faccio? Non mi ricordo niente, so solo che stavo dormendo.
Totò: Si arriva qui da noi quando laggiù non c’è più niente.
Nicola: E quindi?
Totò: C’è sempre un motivo. Quando ti ho visto subito ho pensato: “Beh, sarà un errore”, ma adesso ne ho la conferma. Sei arrivato spaventato e disorientato. E’ colpa nostra se sei qui. Dici di essere credente, ma non lo sei, perché hai paura di ciò che non conosci. Ti abbiamo semplicemente dimostrato che c’è qualcuno su questo palcoscenico. Io, Massimo, Eduardo. Abbiamo bisogno di attori come te. Continua a condividere il sorriso, quello non muore mai… rimarrà lì, per sempre!
Nicola: (Piangendo) Non capisco…
Totò: Non ritornare laggiù con questa faccia triste… sorridi! Sorridi sempre alla vita. Perché ogni volta che piangi, nel nostro spettacolo, c’è uno spettatore in meno. Il primo atto lì, il secondo qui. Questa è la vita. Ci rivediamo tra una pausa e l’altra ragazzo mio. Dormi ora. Non è ancora il tuo momento.
                                                                                     Alfonso Fiorentino
In alto, una foto Totò

 

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