« Radio di Massa » nasce il 3 novembre 2008, insieme con l’ «Onda » di novit che gli studenti dell’« Universit degli Studi di Napoli Federico II » hanno portato con il loro Movimento.
La Radio è nata proprio negli intensi giorni di mobilitazione e di protesta, che sono scoppiati in seguito all’entrata in vigore della Legge 6.8.2008 N 133, considerata dagli studenti di gran parte dell’Italia «uno spietato e ignominioso attacco all’Istruzione, alla Cultura e all’Universit pubbliche » .
E proprio in quei giorni d’autunno, nelle aule universitarie di via Porta di Massa, in particolare nelle assemblee della facolt di lettere e filosofia Occupata, si rifletteva e si lavorava a nuovi progetti, tra cui la diffusione di un’informazione «più libera», per gli studenti, ma non solo.
Da questo progetto venuta fuori proprio la Radio : una Radio inserita nei circuiti IMC (Indy Media Center) di Napoli, una rete cio di individui e collettivi di mediattivisti, che propongono una copertura informativa che parta dal basso, non corporativa e non commerciale, che discuta di importanti questioni sociali e politiche, che non trovano spazio sui media mainstream.
La Radio degli studenti di Napoli si pone come obiettivo proprio un’informazione completa, a trecentosessanta gradi, fatta dai giovani, dagli studenti che vivono l’Universit e la strada, che conoscono a fondo la propria citt , ma soprattutto propone un rilancio del gusto, delle notizie, degli eventi culturali, offrendo e presentando di continuo spettacoli, concerti, esposizioni, ed altro ancora. E il mezzo più che rivoluzionario : fare tutto cio’ attraverso il mediattivismo, attraverso circuiti liberi e non sottoposti a controlli o censure, attraverso la « massa ».
Per tutti sar possibile partecipare, intervistare gli artisti da vicino tra un intervallo e l’altro della musica, chiacchierare, proporre nuovi progetti e soprattutto partecipare alla battaglia dei loghi, per disegnare il nuovo logo della Radio.
Saranno presenti inoltre artisti di strada, giocolieri e pittori, particolarmente affezionati alla Radio.
Una serata, insomma, all’insegna della musica, della discussione più o meno leggera, dell’arte, della cultura e, soprattutto, dell’informazione indy-pendente.
In alto, un’immagine della sede centrale dell’Universit Federico II