Un bel pomeriggio a Napoli per le vie del centro, un amica, un caffè e cosa vuoi di più dalla vita. Un pomeriggio fantastico. Poi mi chiede «Andiamo al Teatro Bellini per una presentazione di un libro?»
Che bell’idea per completare la giornata. Arriviamo e sorpresa. Trovo la mia amica Maria Bolignano attrice, autrice televisiva, scrittrice che presentava il suo ultimo lavoro, Anche i capitoni hanno un’anima, doppia sorpresa, momento divertentissimo. Stanco della lunga passeggiata, mi sono accomodato. Inizia la presentazione, da lontano molti gli intervenuti.
Sento una voce al microfono, racconta qualche cosa e, a differenza degli ospiti di Maria, Nunzia Schiano, Salvatore Esposito e che ridere, c’è qualche cosa che costringe la mia mente a stare attento e devo dire affascinato da parole dette con una frequenza e intensit non da copione ma sentite, vissute e da raccontare. Non conosco il suo nome ma ascolto con gradevolezza, piacere, come fossero note di un brano a me caro, Passione, interpretato da una grande come Valentina Stella. Tutto quello che mi da piacere lo connoto con la musica e le parole di questa canzone a me molto cara. Non vedo l’ora che finisca la presentazione per conoscere questa persona. Mi allontano con la mente e inizio a pensare come salutarlo, nel frattempo scopro che si chiama Rosario.
Cosa dire io non sono del settore, ma alla fine lo avvicino, mi presento, lo ringrazio per le belle cose dette e gli dico che sono un docente tecnico pratico della scuola alberghiera di Scampia. Lui ovviamente ricambia il saluto ma, preso dalla presentazione, si allontana. La serata finisce l. Torno a casa e inizio a pensare al lavoro fatto da questo ragazzo. Rosario ha solo 25 anni, per me grande, quanta sofferenza con una grinta indescrivibile e mi viene in mente uno slogan sentito in tv “Noi siamo di più” e penso che è proprio vero.
Passa qualche giorno, di mercoled torno a scuola, al front office trovo i soliti ragazzi che fanno esercitazione pratica.
Saluto tutti e a un certo punto mi chiama un’alunna di seconda, Nella, con un sorriso da farti iniziare la giornata bene, con tono deciso mi chiede «Prof so che lei è stato a una conferenza stampa per la presentazione di un libro, che ha conosciuto delle persone del settore. Ci farebbe piacere fare qualche presentazione qui a scuola (la scuola è dotata di un teatro con 120 posti a sedere e ampi spazi), in più volevamo chiederle aiuto per realizzare un giornalino qui a scuola».
So che avrei dovuto dire "datemi del tempo" invece risposi d’istinto «S, datemi qualche giorno e vi farò sapere». Ovviamente non avevo il numero di Rosario, per cui contattai l’unica che poteva farlo, Maria Bolignano, e dopo qualche ora sono riuscito a sentire Rosario che gi per telefono era entusiasta, non so il perch e non me lo so neanche spiegare. Credo che certe persone non hanno bisogno di dirsi tanto, di firmare documenti per giungere a un accordo trovare una soluzione.
Rosario, come me, è il tipo che fa. Fissammo un appuntamento con la preside e da quell’incontro sono passati soli 12 giorni dall’inaugurazione della libreria. Da quell’incontro, nei dodici giorni a seguire è stato un divertimento nella scelta di materiali esistenti e da adibire all’allestimento del Marotta&Cafiero store -Scampia.
I ragazzi tutti impegnati all’allestimento dei mobili , chi a scrivere frasi sui muri, chi a colorare il loro nuovo mondo che tratter di parole scritte su fogli che per loro diventeranno motivo di orgoglio anche perch sar la prima libreria indipendente in una scuola statale, gestito completamente da loro dall’allestimento, agli ordini, agli inventari, all’organizzazione delle presentazioni, a come reinvestire per migliorare la libreria stessa.
Questo mi rende felice e la stessa felicit la si legge negli occhi di chi come Rosario vive per questo tipo di progetti soprattutto ora che la location è Scampia.
Almeno una volta si parler dei ragazzi di Scampia che lottano piacevolmente con i libri e non con……e dire che ero dubbioso alla convocazione a inizio anno, per le solite cose dette, sentite, raccontate. Ma a me non piacciono le sfide facili e per sette anni mi sono alzato alle 0530 per andare all’alberghiero Telese di Ischia e mi mancano molto i miei ragazzi.
Sono emozionato quando la mattina scendo a Piscinola e vado al bar Metro’ per il primo caffè, quando entro a scuola , quando mi siedo dietro la cattedra o semplicemente facciamo esercitazioni. I ragazzi di Scampia sono una grande realt , sono VIVI, pieni di entusiasmo, pieni di voler uscire da quel luogo comune che è essere catalogati come quelli di. Sono grandi questi ragazzi, pensare che non volevo andare, Rosario uno di loro nato, cresciuto nel quartiere di Scampia è l’esempio più grande del voler a tutti i costi tenere viva la memoria per raccontarla a coloro che non la conoscono per non incorrere nel futuro negli stessi errori, orrori.
Nella foto, la presentazione del libro di Maria Bolignano attr 6 ice, autrice televisiva, scrittrice, Anche i capitoni hanno un’anima
*professore dell’Istituto tecnico alberghiero Vittorio Veneto di Scampia Napoli