Riecco Maggio della musica. Dal 28 febbraio al 29 novembre Ventiquattro concerti (uno in più rispetto all’anno scorso), sessanta ospiti italiani e stranieri, quattro sedi di concerto per una programmazione distribuita su nove mesi (pausa estiva a parte). Si presenta così la nuova stagione disegnata dall’associazione presieduta da Luigia Baratti con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo.
Anche quest’anno è confermata la storica collaborazione con la direzione regionale Musei Campania e con Diana Or.i.s. la realtà teatrale cittadina titolare del Teatro Diana e del Teatro Acacia. E così dopo l’inizio al Teatro Acacia, il nucleo della proposta cameristica, come sempre, trova collocazione nella storica sala veranda di Villa Pignatelli, luogo musicale per eccellenza, con il doppio ciclo dei Concerti di primavera e d’autunno.
Una novità è rappresentata, invece, dalla scelta, per alcuni appuntamenti “a tema”, del Museo Darwin-Dohrn, ossia il museo del mare che da qualche anno vive nei locali dell’ex Circolo della Stampa. L’ultima parte di stagione riporta poi la proposta, sulla scia degli ultimi due anni, al bellissimo Galoppatoio borbonico della Reggia di Portici.
Sottolinea la presidente dell’associazione, Luigia Baratti: «Più concerti, più artisti, sedi nuove, proposte sempre più diversificate, e anche un logo rinnovato. Il Maggio della Musica è in costante evoluzione – Questo è il dato che mi piace sottolineare per la nostra ventisettesima edizione».
Aggiunge il direttore artistico: « Vorremmo offrire una proposta quanto più possibile articolata, che non si sovrapponga, neppure nella collocazione temporale, ad altre iniziative cittadine. Non soltanto per connotare la produzione del “Maggio” e renderla originale, ma anche per contribuire a formare un’offerta musicale integrata sul territorio, a tutto beneficio del pubblico. La vocazione principale della proposta resta evidentemente classica, ma certe sane digressioni, presenti in cartellone, vogliono spingere lo spettatore a interrogarsi su cosa si debba intendere, oggi, per “classico” e ad accarezzare di conseguenza l’idea che un concetto del genere non debba per forza rimandare al passato remoto».
Si comincia, dunque, al Teatro Acacia, il 28 febbraio alle 20,15 con un concerto “trasversale” per contenuti e forma, ossia distante ma non troppo dalla linea principale del “Maggio della Musica”. Saranno Danilo Rea e Ramin Bahrami (foto), su due pianoforti, a innescare un corto circuito tra linguaggi diversi, mettendo a frutto il proprio assodato virtuosismo. “Adagios in classical jazz” è il nuovo capitolo del sodalizio, già molto collaudato e vedrà la luce a Napoli, proprio in questa occasione.
A partire dal 21 marzo, primo giorno di primavera, la programmazione si sposta al Museo Darwin Dohrn. Due dei quattro appuntamenti previsti qui profumano di mare. Spicca, in particolare, la presenza del trio di Sentieri Selvaggi (19 aprile), ensemble di riferimento non solo in Italia per la musica di oggi, alle prese con “Vox Balenae” di Crumb, quindi con lavori di Boccadoro e una prima esecuzione assoluta di Carlo Galante, ispirata alle atmosfere del “Moby Dick”. Tra gli eventi fuori tema, invece, il Museo del Mare ospiterà un bel concerto-racconto su Schubert di e con Luca Ciammarughi, pianista e divulgatore di grande impatto.
Otto i tasselli cameristici che danno corpo alla ricca primavera musicale in Villa Pignatelli. Alla pianista Gilda Buttà (2 maggio) è affidato lo storico Concerto di Colonia di Keith Jarrett, la cui riproposizione nel contesto cameristico (era stato eseguito in chiesa, due anni fa) vuole esaltarne la dimensione inequivocabile di grande classico della letteratura per pianoforte del Novecento, a prescindere da generi e stili.
Completano la proposta primaverile, due formazioni da camera italiane, giovani e in prepotente ascesa: il Trio Hèrmes (5 giugno), con un programma “notturno” originale e inconsueto; il Quartetto Eridano, ensemble d’archi qui sospeso tra la leggerezza di Mendelssohn e i tormenti di Shostakovich (22 maggio). 
Settembre e ottobre accoglieranno, di domenica mattina, i quattro giovani pianisti chiamati a contendersi il Primo premio del contest Maggio del pianoforte: la formula vuole che sia il pubblico a decretare il vincitore. Nel 2023 ha prevalso Sara Amoresano che, come da regolamento, sarà protagonista in recital dell’unico evento serale di questa striscia autunnale in Villa (13 ottobre).
Si chiude con cinque serate alla Reggia di Portici, Galop 24, a novembre, negli spazi del Galoppatoio borbonico. Tre di essi rientrano nel miniciclo jazzistico curato da Emilia Zamuner e declinato al femminile, con la partecipazione di Elena Paparusso, Eleonora Bianchini, Giulia Salsone e della stessa Zamuner, al fianco di Beatrice Valente in un nuovo progetto: Studio Duo sarà un omaggio alla canzone italiana di Mina e della TV anni Sessanta (22 novembre).
Il violoncello di Simone De Sena innescherà un meccanismo di contaminazione tra barocco ed elettronica, parola recitata e cantata, melodia e rap (Cronache del dono e della maledizione: 8 novembre).
Il finale di stagione avrà per protagonista Marisa Laurito nel ruolo di una madre dolorosa di fronte al ricordo del figlio poeta, morto troppo giovane: Lingua madre (29 novembre), di Stefano Valanzuolo, narra la storia di Rocco Scotellaro (che a Portici lavorò e morì), scandita in musica da un’orchestra speciale, classica e popolare, acustica ed elettronica.
Per saperne di più
https://www.maggiodellamusica.it/

Festival/ May of Music starts again at Acacia with Danilo Rea and Ramin Bahrami : two pianos for “Adagios in classical jazz” ( February 28th)

May of music is back. From February 28th to November 29th Twenty-four concerts (one more than last year), sixty Italian and foreign guests, four concert venues for a programming spread over nine months (summer break apart). This is how the new season designed by the association chaired by Luigia Baratti under the artistic direction of Stefano Valanzuolo introduces itself.
The historic collaboration with the Campania Regional Museums Directorate and Diana Or.i.s. the city theater reality owner of Diana Theater and Acacia Theater is confirmed again this year. And so after the beginning at the Acacia Theater, the core of the chamber music proposal, as always, finds its place in the historic veranda hall of Villa Pignatelli, a musical venue par excellence, with the double cycle of Spring and Autumn Concerts.
A novelty, on the other hand, is the choice, for some “thematic” appointments, of the Darwin-Dohrn Museum, the museum of the sea that has been living in the premises of the former Press Club for the past few years. The last part of the season then brings the proposal back, in the wake of the last two years, to the beautiful Bourbon Galloping Gallery of the Royal Palace of Portici.
Stresses the association’s president, Luigia Baratti: “More concerts, more artists, new venues, increasingly diverse proposals, and even a renewed logo. The Maggio della Musica is constantly evolving – This is the fact that I like to emphasize for our 27th edition.”
Adds the artistic director, ” We would like to offer as articulated a proposal as possible, which does not coincide, even in time placement, with other city initiatives. Not only to connote the production of the “May” and make it original, but also to help form an integrated musical offer in the territory, for the benefit of the public. The main vocation of the proposal obviously remains classical, but certain healthy digressions, present in the playbill, are intended to push the spectator to question what should be meant, today, by “classical” and to consequently caress the idea that such a concept does not necessarily have to refer to the distant past.”
It begins, then, at the Acacia Theater, on February 28th at 8:15 p.m. with a concert that is “transversal” in content and form, that is, distant but not too far from the main line of the “May of Music.” It will be Danilo Rea and Ramin Bahrami, on two pianos, who will trigger a short circuit between different languages, putting their established virtuosity to good use. “Adagios in classical jazz” is the new chapter of the already well-tested partnership and will see the light of day in Naples on this very occasion.
Beginning on March 21st, the first day of spring, programming moves to the Darwin Dohrn Museum. Two of the four scheduled events here will scent of the sea. Of particular note is the presence of the trio of Sentieri Selvaggi (April 19th), an ensemble of reference not only in Italy for today’s music, grappling with Crumb’s “Vox Balenae,” then with works by Boccadoro and a world premiere performance by Carlo Galante, inspired by the atmosphere of “Moby Dick.” Among the off-topic events, however, the Museo del Mare will host a fine concert-performance on Schubert by and with Luca Ciammarughi, an impressive pianist and popularizer.
Eight chamber pieces flesh out the rich musical spring at Villa Pignatelli. Pianist Gilda Buttà (May 2nd) is entrusted with Keith Jarrett’s historic Cologne Concerto, whose re-proposition in the chamber context (it had been performed in church, two years ago) aims to enhance its unequivocal dimension as a great classic of 20th century piano literature, regardless of genres and styles.
Completing the spring offering are two young and rising Italian chamber ensembles: the Trio Hèrmes (June 5th), with an original and unusual “nocturnal” program; and the Quartetto Eridano, a string ensemble here suspended between the lightness of Mendelssohn and the torments of Shostakovich (May 22nd).
September and October will welcome, on Sunday mornings, the four young pianists called upon to compete for the First Prize in the May Piano Contest: the formula calls for the audience to decide the winner. In 2023 Sara Amoresano prevailed, who, as the rules state, will be featured in recital at the only evening event of this fall streak at the Villa ( October 13th).
It closes with five evenings at the Palace of Portici, Galop 24, in November, in the spaces of the Bourbon Gallop. Three of them are part of the jazz mini-cycle curated by Emilia Zamuner and declined in the feminine, with the participation of Elena Paparusso, Eleonora Bianchini, Giulia Salsone and Zamuner herself, alongside Beatrice Valente in a new project: Studio Duo will be a tribute to the Italian song of Mina and 1960s TV ( November 22nd).
Simone De Sena’s cello will trigger a contamination mechanism between baroque and electronic, recited and sung word, melody and rap (Chronicles of the Gift and the Curse: Nov. 8).
The season finale will feature Marisa Laurito in the role of a sorrowful mother faced with the memory of her poet son, who died too young: Lingua madre (November 29th), by Stefano Valanzuolo, tells the story of Rocco Scotellaro (who worked and died in Portici), set to music by a special orchestra, classical and popular, acoustic and electronic.
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