Antonio Florio trionfa nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo per il Ravello Festival. con il suo ennesimo lavoro di ricerca del maestro napoletano che ha riproposto al grande pubblico piccoli e grandi tesori della scuola musicale napoletana.
Sul palco della Città della musica con la sua Cappella Neapolitana, ha dato vita a Bello tiempo passato, il primo intermezzo comico di cui si abbia traccia, scovato nella biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella parte di un manoscritto datato 1653 dell’opera Il disperato innocente di un compositore quasi sconosciuto, Francesco Boerio che, come argomentato dal musicologo Dinko Fabris nell’incontro che ha preceduto lo spettacolo e nel quale è stato presentato il DVD dell’opera, per temi e personaggi usati, potrebbe essere uno pseudonimo usato da Andrea Perrucci.
I bravissimi musicisti della Cappella Neapolitana sotto la guida di Florio, per riportare il pubblico in epoca barocca hanno adoperato strumenti d’epoca, così nei giardini della Villa sono risuonate le note del cembalo, della tiorba, del chitarrone, del calascione, oltre che dei violini e del violoncello e hanno accompagnato le gesta delle quattro maschere protagoniste della vicenda.
Un napoletano (oste alla ricerca di clienti da abbindolare) interpretato da Pino De Vittorio, un calabrese (forestiero e perciò vittima predestinata) interpretato da Giuseppe Naviglio, Rosario Totaro ha dato voce allo spagnolo (il solito soldato fanfarone) mentre Olga Cafiero ha vestito i panni di un ragazzo (che si prende gioco dei tre).
Raffinatissimi i costumi firmati da Annalisa Giacci. Applausi meritati per musicisti e interpreti ma soprattutto per Florio capace sempre di stupire.
Ravello Festival/ Antonio Florio triumphs with his Cappella Neapolitana. Baroque adventures of “Bello tiempo passato
Antonio Florio triumphed in the Sala dei Cavalieri of Villa Rufolo for the Ravello Festival, with yet another research work by the Neapolitan maestro that has brought back to the public small and large treasures of the Neapolitan school of music.
On the stage of the City of Music, with its Neapolitan Chapel, he performed Bello Tiempo Passato, the first comic intermezzo of which there is any trace, unearthed in the library of the Conservatorio San Pietro a Majella, part of a manuscript dated 1653 of the opera Il Disperato innocente by an almost unknown composer, Francesco Boerio, who, as the musicologist Dinko Fabris pointed out in the meeting that preceded the performance and during which the DVD of the opera was presented, could be a pseudonym used by Andrea Perrucci because of the themes and characters used.
The talented musicians of the Cappella Neapolitana, under the direction of Florio, used period instruments to transport the audience back to the Baroque era, so that in the gardens of the villa the sounds of the harpsichord, the theorbo, the chitarrone, the calascione, as well as the violins and the violoncello resounded to accompany the adventures of the four masks who are the protagonists of the story.
A Neapolitan (an innkeeper looking for customers to beguile) played by Pino De Vittorio, a Calabrese (an outsider and therefore a predestined victim) performed by Giuseppe Naviglio, Rosario Totaro voiced the Spaniard (the usual fanatical soldier) while Olga Cafiero dressed the role of a Ragazzo (who makes fun of the three).
Very refined costumes designed by Annalisa Giacci. Well-deserved applause for the musicians and actors, but especially for Florio, who never ceases to amaze.
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Ravello Festival