Ravello Festival tra Jazz e Wagner. Venerdì 20 agosto (alle 21.15) Danilo Rea ritorna a Ravello (in piazza Duomo), accompagnato da Massimo Moriconi al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria (foto in copertina).
Il trio presenterà “Tre per una” l’ultimo lavoro di Rea in omaggio a Mina in occasione dei suoi 80 anni. Danilo Rea, Moriconi e Golino con Mina hanno registrato di tutto: dalla ballad jazz al rock, dalla fusion all’acustico, dalle canzoni di autori italiani e internazionali al tango.
Il progetto e cd dal titolo omonimo nasce dall’affiatamento di questi tre grandi jazzisti che sono stati scelti personalmente da Mina per il loro straordinario livello musicale ed hanno perciò avuto il privilegio e l’onore di suonare per anni al suo fianco. Il trio diventa uno spettacolo con canzoni appassionanti e conosciutissime, tra le quali brani come “Non credere”, “E se domani”, “io e te da soli”, suonate in maniera inedita e diversa ogni sera.
Wagner di scena sabato 21 agosto (alle 20): salirà sul podio del Belvedere di Villa Rufolo Manfred Honeck, uno tra i più apprezzati direttori di oggi, ospite dei massimi festival internazionali e delle più importanti istituzioni musicali, attuale direttore della Pittsburg Symphony Orchestra.
Honeck guiderà la Gustav Mahler Jugendorchester, formazione fondata da Claudio Abbado che vanta direttori ospiti e solisti d’eccezione come il baritono Matthias Goerne che a Ravello sarà interprete dei Wesendonck Lieder, nella strumentazione per orchestra di Hans Werner Henze, uno dei massimi compositori tedeschi a cavallo del nuovo millennio.
Il programma del concerto è stato modificato rispetto all’ipotesi originale per ragioni di sicurezza; pur mantenendo, infatti, nella prima parte la tradizionale impostazione wagneriana, il crescente obbligo di rafforzare le misure di prevenzione anti-Covid ha imposto un organico orchestrale più contenuto rispetto a quello previsto.
Apre l’Idillio di Sigfrido. Richard Wagner, la mattina di Natale del 1870, svegliò sua moglie Cosima con un dono musicale, l’Idillio di Sigfrido. Il maestro preparò la sorpresa affidandola a quindici musicisti nascosti in fondo alla scalinata della villa di Triebschen.
L’orchestra eseguirà anche la Quinta Sinfonia di Ludwig Van Beethoven, lavoro sinfonico che ebbe la gestazione più lunga e travagliata nella storia del compositore ma che si è imposta con una forza decisiva grazie al suo incipit. Incipit, che tra l’altro, fu anche usato dalle trasmissioni in italiano della famosa Radio Londra durante la Seconda guerra mondiale, in quanto in codice Morse tre punti e una linea formano l’iniziale V di Victory.
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