Al Ravello Festival, come da tradizione, ritorna l’evento musicale che segna il passaggio dalla notte al giorno. Il concerto all’alba, rito laico per appassionati di musica e non, quest’anno sarà diretto per la prima volta nella sua storia, da una donna, Erina Yashima.
Le emozioni uniche per il lento apparire della luce e poi del sole che sorge dai monti che incorniciano il golfo saranno scandite da un programma che prevede l’Ouverture da Euryanthe, op.81 di Carl Maria von Weber, la Sinfonia n.9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op.95 di Dvořák e l’immancabile Suite n.1 op.46 dal Peer Gynt di Grieg.
Giovedì 11 agosto (ore 5.30) sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, per il secondo anno consecutivo, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, la formazione creata da Riccardo Muti, strumento privilegiato di congiunzione tra formazione e attività professionale che, in questa 70esima edizione del Festival diretta da Alessio Vlad, è stata protagonista sia in formazione completa, diretta dal Maestro, sia con i suoi ensemble cameristici.
Stella nascente della direzione d’orchestra, allieva di Muti, Erina Yashima è stata appena nominata Prima Kapellmeister della Komische Oper Berlin. Tra i suoi impegni più recenti e importanti, il debutto all’Arena di Verona, il ritorno alla Chicago Symphony Orchestra, i debutti con la San Francisco Symphony, l’Aspen Chamber Symphony e al Colorado Music Festival.
Il Concerto all’alba di quest’anno porterà con sé il ricordo affettuoso del Maestro ravellese Pasquale Palumbo, prematuramente scomparso, che per primo ebbe l’idea di abbinare un concerto alla nascita di un nuovo giorno.
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In copertina, concerto all’alba, © Ravello Festival ph Pino Izzo