Rivivono le meridiane di Ferdinando IV di Borbone. Gli antichi orologi (foto) potevano essere letti a distanza da allevatori e agricoltori nella fattoria reale e consentivano loro di conoscere l’orario e regolare l’andamento del lavoro agli abitanti del luogo: ora tornano a scandire il tempo nel Real Sito di Carditello, dopo un complesso lavoro di recupero promosso dalla Fondazione. Il restauro sarà inaugurato sabato 21 dicembre alle 15.
Curato da Alessandra Pagliano, esperta di gnomonica e docente presso il Dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II, l’intervento ha portato alla luce parte dei dipinti decorati con festoni e dedicati alle stagioni.
Fu il matematico Giuseppe Cassella, originario di Cusano Mutri (BN) – nominato da Ferdinando di Borbone astronomo di Corte – a costruire il primo osservatorio astronomico del Regno delle Due Sicilie, le meridiane del Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) e del Real Sito di Carditello.
Quelli di Carditello sono 2 orologi con le ore contemporanee, ossia francesi, e altri due con le ore italiche che segnano le ore di luce prima del buio. Hanno una grandezza di 25 metri quadrati, i più grandi della Campania, e si basano su un meccanismo astronomico. Insomma, Una vera e propria meraviglia di precisione per scandire ogni minuto, ora e giorno della vita di Corte all’epoca dei Borbone.
Il viaggio nel tempo dei Borbone continua con il cartellone di Natale a Carditello – Tempo Reale, la seconda edizione della manifestazione all’insegna di musica, giochi, cultura ed equitazione.
Spazio anche all’enogastronomia con il brindisi di Natale, a cura dell’azienda vitivinicola Magliulo già sponsor della Fondazione Real Sito di Carditello, e la partecipazione dei caseifici casertani.
Domenica 22 dicembre, gli eventi “Cantiamo il Natale” (ore 12.30), esibizione del Coro a cappella diretto dal maestro Luigi Grima (tenore Vincenzo Tremante, cembalo e organo Angelo Trancone), e “Una tombolata a Carditello” (turni alle ore 10 e alle ore 11) in collaborazione con Associazione Damusa, spettacolo di burattini scritto da Giorgio Ferraiolo.
L’artista, ambasciatore nel mondo della Commedia di burattini 1860, erede di una famiglia che da cinque generazioni valorizza questa nobile arte, ha ideato per la Reggia di Carditello i personaggi inediti di Maria Carolina, Re Ferdinando e della cameriera che si alterneranno, alla presenza di un cavallino Persano, nella lettura della smorfia napoletana in occasione della tombolata borbonica.