La Reggia di Carditello ritrova le sue due fontane monumentali con obelischi. Il restauro è stato inaugurato stamattina, alla presenza del sindaco di San Tammaro, Vincenzo D’Angelo, del presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Luigi Nicolais, del presidente del Fai, Marco Magnifico, del presidente regionale Fai Campania e vice presidente Ferrarelle Società Benefit, Michele Pontecorvo Ricciardi, del capo delegazione Fai Caserta, Dante Specchia, del direttore area retail Caserta-Alto Casertano – Direzione regionale CCS Intesa Sanpaolo, Margherita Uccella, del direttore dei lavori, Marina Manzo, di numerose associazioni locali e di cittadini entusiasti.
La rinascita del sito borbonico comincia dal censimento del Fai intitolato “I luoghi del cuore”. Nel 2012, la reggia, gioiello dell’architettura settecentesca progettato dall’architetto Francesco Collecini, una delle 22 dimore volute dalla dinastia reale dei Borbone di Napoli, si classificò al 5° posto nazionale della sesta edizione dell’iniziativa grazie ai voti di ben 32.438 persone. All’epoca, purtroppo, un luogo in desolante stato di abbandono, con la cancellata arrugginita e cumuli di immondizia davanti all’ingresso.
I voti erano stati raccolti dai cittadini per denunciare questo degrado e il saccheggio continuo del monumento, privato di pilastri di marmo, caminetti, lastre delle scalinate e pezzi di pavimento.
Fondamentale nel raggiungimento del risultato, l’azione concreta di Agenda 21 per Carditello e i Regi Lagni, nata nel 2010 e composta da 150 portatori di interesse tra enti e associazioni del territorio, che aveva promosso la raccolta voti al censimento, oltre a una serie di attività – da aperture straordinarie del bene a un’azione di coinvolgimento delle scuole, al contatto costante con i media locali e nazionali – riuscendo ad attirare l’attenzione pubblica sulla delicata vicenda del Real Sito e contribuendo a condurre le sorti di questo luogo verso un intervento risolutivo delle istituzioni pubbliche.
Il 9 gennaio 2014, in seguito all’acquisizione del Real Sito da parte dello Stato, Fai e Intesa Sanpaolo stanziarono un fondo straordinario “Luoghi del cuore” di 50.000 euro per un progetto da concordare, successivamente definito nel restauro, consolidamento e rimessa in funzione delle fontane con obelischi, nel galoppatoio antistante la facciata e realizzate dagli scultori campani Paolo Persico e Gaetano Salomone.
Nel 2020 vi si è aggiunto anche il cofinanziamento di 35.000 euro da parte di Ferrarelle Società Benefit, che ha permesso di coprire per intero il costo dell’intervento su questi due elementi iconici.
Le fontane suggeriscono una chiara ispirazione all’arte egizia. Sono costituite da una vasca ellittica: al centro, l’obelisco composto da grandi blocchi di marmo. La base degli obelischi è decorata con due grandi aquile che poggiano su una valva di conchiglia. L’obelisco è il simbolo della fermezza del re e della saldezza del suo regno, mentre l’aquila rappresenta il sovrano
La Reggia di Carditello oggi è esempio di valorizzazione culturale e inclusione sociale. Un vero e proprio luogo del cuore, aperto a tutti, da esplorare a fondo per la sua bellezza.
In foto, una delle due fontane recuperate


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