doveroso per i giornali napoletani diffondere la notizia data alla stampa, ieri all’albergo Vesuvio, dell’evento che ha per titolo “Caruso. L’emigrante con la canzone napoletana nella valigia”. Relatori alcune personalit  l’attuale Commissario del Forum delle Culture, il saggista, giornalista e docente universitario Daniele Pitteri, Leonardo Bernardi, Franco Iacono, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele e Pietro Gargano, autore delle più autorevoli biografie di Caruso.
Daniele Pitteri ha rilevato l’intento della manifestazione di non avere una carattere strettamente locale ma di illustrare i rapporti di Caruso con il resto del mondo, n di essere fine a se stessa ma di promuovere il turismo nella citt . Daniele ha evidenziato come Caruso (in foto) sia stato erede di un’antichissima tradizione musicale e quindi costituisca un patrimonio della citt  e sia patrimonio dell’Umanit  in quanto la musica ha un linguaggio universale. Il grande cantante, quindi, più che emigrante, può essere considerato, con tutta la sua dignit , ambasciatore della cultura musicale napoletana e italiana nel mondo. Inoltre, e Daniele lo ha sottolineato contro la diceria che accusa i napoletani di pressappochismo, il cantante era, come tantissimi nostri concittadini, capace di ferrea disciplina e di puntuale precisione nel lavoro.
La manifestazione si articoler  in conversazioni che saranno tenute nel Complesso di San Domenico Maggiore, con inizio alle ore 17 e 30. Tratteranno dei seguenti argomenti “Il mito di Caruso in America e nel mondo” (il 25 settembre), “Enrico Caruso e il San Carlo” (il 2 ottobre), “Enrico Caruso e la canzone napoletana patrimonio dell’Umanit ” (il 9 ottobre), “Enrico Caruso, il Teatro alla Scala, Arturo Toscanini” (il 13 ottobre), “L’influenza di Enrico Caruso nella formazione delle grandi voci della lirica” (il 14 ottobre).
Inoltre, dal 25 settembre al 31 ottobre, vi sar , al Teatro Mercadante, l’esposizione dei reperti carusiani provenienti da collezioni private e dalla collezione del Museo di New York. Ancora sar  stampata una mappa dei luoghi legati alla vita napoletana del grande cantante la casa natia, la chiesa dove cantò da bambino, il Teatro Mercadante, dove ebbe i primi successi, l’Albergo Vesuvio, dove, a 48 anni, mor e la cappella al cimitero del Pianto.

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