Il Rigoletto torna al San Carlo, il prossimo 18 ore 20.30 nell’allestimento firmato dal regista Giancarlo Cobelli, scomparso nel 2012, con la direzione di Nello Santi e di Jordi Bernàcer (sul podio il 28, 29 gennaio e il 1 febbraio).
Sarà in scena per 9 repliche fino al 1 febbraio. Cast vocale di pregio con Piero Pretti e Stefan Pop nei panni del Duca di Mantova, George Petean e Enkhbat Amartuvshin in quelli di Rigoletto, Rosa Feola (in Nozze di Figaro lo scorso settembre con la regia di Chiara Muti) e Jessica Nuccio sono la voce di Gilda, Anna Malavasi, Annunziata Vestri e Rossana Rinaldi in Maddalena, Sparafucile è con Giorgio Giuseppini e Antonio Di Matteo, Donato Di Gioia in Marullo, Antonella Carpenito (Giovanna), Maurizio Lo Piccolo ( Conte di Monterone), Enzo Peroni e Stefano Pisani (Matteo Borsa) Francesco Musinu (Conte di Ceprano), Miriam Artiaco ( Contessa di Ceprano). Scene di Paolo Tommasi e costumi dei Laboratori di sartoria del Massimo aggiungono fascino allo spettacolo ed evocano gli sfarzi di quei tempi in Casa Gonzaga. Produzione del Comunale di Bologna.
Il Rigoletto firmato Cobelli giunse al Lirico di Napoli nel 2005 con Ambrogio Maestri nel ruolo del protagonista; l’allestimento nel debutto (1989) fece molto scalpore per nudi in scena alla festa del duca. Il Rigoletto, prima opera della trilogia popolare con La traviata e Il trovatore, debuttò nel 1851 alla Fenice di Venezia. Verdi (1813/1901) affidò il libretto a Francesco Maria Piave che lo trasse Le Roi s’amuse di Victor Hugo.
La censura dei Savoia, non potendo offrire l’immagine del sovrano rozzo volgare libertino, obbligò Verdi a sostituire il re di Francia protagonista de La maledizione (questo il titolo originario dell’opera) in duca di Mantova, in un quadro storico rinascimentale. Rimane cinismo e arroganza di chi esercita il potere solo a suo vantaggio, mentre il buffone di corte, solo ed emarginato, è vittima della sua stessa furbizia, virtù dello stolto che non valuta intelligenza altrui.
Il teatro è un libro ricco di documenti e immagini di storia, cronaca, sociologia dell’umanità. Si evolve tecnologia e ricerca, lo stile di vita diventa più confortevole, ma la volgarità dell’agire rimane identica. Oggi, un ragazzo diventa sicario di due adulti, genitori di un amico, per 80 euro. La vita di un uomo vale 40 euro, forse anche meno. Un altro minore uccide gratis per far piacere ad una sua amica di 17 anni che uccide il fratellino e la madre con 99 coltellate. Quanta violenza e odio in una ragazza gracile che trova la forza per circa un’ora, il tempo minimo di 99 colpi. Caino uccide Abele perde di tragicità. Sono colpevoli solo i ragazzi? Innocenti politici, media, adulti incapaci di essere genitori? Per guidare l’auto scuola guida, prova su strada. Per essere genitori o docenti nessun tirocinio o prova di abilità. Perfetti genitori, educatori, politici sono solo gli animali anche quelli feroci.
Il teatro è una scuola culturale per ogni età. Educa ad essere amanti dell’altro sesso, onesti cittadini, difensori della democrazia e della libertà, disponibili ad ascoltare, condividere idee, stili di vita, religioni, scelte sessuali altrui, ad accettare il diverso e ogni forma d’avanguardia. Non solo è scuola ma anche officina in cui si correggono difetti nell’agire e nel pensare. Il cervello si adegua ai tempi in cui si vive rimanendo privo di ruggine depositata da stolti tabù.
Il Rigoletto, opera popolare, ha stimolato la collaborazione con ANM (Azienda Napoletana Mobilità) e EAV (Ente Autonomo Volturno), per incontri tra attori e musicisti del San Carlo e cittadini, in diversi luoghi strategici, ad esempio presso la stazione di Montesanto, per informazioni ai passeggeri in transito sull’Opera in scena e la programmazione al San Carlo.
Il Teatro non aspetta il pubblico ma gli va incontro per accoglierlo alla stazione. Una antica azione promozionale in uso già nel Medioevo per le compagnie teatrali in giro col carrozzone. Sul bus, metrò, sala di attesa e biglietteria in stazione cantanti attori musicisti cantano recitano suonano brani del Rigoletto.
Non è solo “la donna è mobile” ma tutto il Teatro. Il Teatro Bellini ha supportato il San Carlo nella promozione di Rigoletto, coinvolgendo un gruppo di ex allievi della sua Accademia che realizzeranno delle “incursioni artistiche” in alcuni spazi pubblici della città e nei punti strategici ANM e EAV. Una selezione di Rigoletto verrà eseguita anche per le scuole, in quattro recite programmate all’interno del fitto calendario educational: mercoledì 25, giovedì 26, martedì 31, mercoledì 1febbraio, ore 11.00.
Anche quest’anno il Teatro San Carlo rinnova il suo impegno per il Sociale, in favore di chi soffre a Napoli, in Italia e nel mondo. Alcune prove generali aperte al pubblico saranno dedicate, di volta in volta, ad Enti o Associazioni benefiche locali, nazionali ed internazionali, e una parte dell’incasso viene devoluta a sostegno delle loro attività. La prova generale di Rigoletto ha avuto luogo martedì 17 gennaio 2017, dedicata alle seguenti associazioni: Ancelle di Cristo Re/Associazione Miradois Onlus. Prossime prove generali: Charodeika – Associazione Italiana per la lotta al neuroblastoma; Lucia di Lammermoor – Campus Salute Onlus; Elektra – Campo estivo Giovani Ordine di Malta; Manon Lescaut – Fondazione ANT Onlus; Simon Boccanegra – AIFA Campania Onlus.
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tel. 081.7972326
www.teatrosancarlo.it
In foto, una scena del Rigoletto immortalata da Francesco Squeglia