Rieccolo, finalmente. Un autore importante, ingiustamente dimenticato, che riemerge dal’oblio. L’iniziativa è di Roberto Nicolucci editore che ne ripropone le pagine potenti, quelle di due gemme della letteratura italiana e napoletana: Scala a San Potito (romanzo d’esordio) e Le pareti bianche.
Scrittore, saggista e insegnante, Luigi Incoronato nasce a Montreal il 5 luglio 1920 da genitori emigranti. In Italia arriva all’età di dieci anni. Studia a Palermo, Pisa e si laurea all’Università di Napoli in Lettere con una tesi sulle Operette morali di Leopardi. Una vita breve, la sua, che termina con un drammatico atto suicida il 26 marzo 1967.
Incoronato milita nel partito comunista italiano, come il protagonista della Scala a San Potito che posa il proprio sguardo su una devastante realtà: su quella gradinata, quegli esseri umani avevano ben poche speranze di incontrare chi gli offrisse loro il modo di guadagnarsi un tozzo di pane. Persone condannate a una vita immobile, fatta di giornate che scorrono lente in cui la fame attanaglia e non ci sono speranze di lavoro.


Le pareti bianche è un testo narrativo d’ispirazione autobiografica, uscito dopo la sua morte, pubblicato postumo nel 1968: al centro della storia, un reduce di guerra tornato in Italia dopo essere stato ferito sul fronte greco-albanese. Un racconto intenso e introspettivo che scava nel profondo dell’animo umano e ne interroga i turbamenti.
Chi narra è disilluso dalle ragioni di una guerra in cui non crede e schiacciato dalla paura di tornare faccia a faccia con quegli orrori, decide di chiudersi in un’amnesia volontaria, simbolo del silenzio e dell’isolamento dell’individuo contemporaneo. Dalla stanza di un ospedale militare, l’unica possibilità di tornare alla vita sembra risiedere nell’oblio.
Una voce carica di melanconia e disperazione che sparisce all’interno delle quattro mura intorno. Rimane il colore delle pareti, bianche, come una pagina vuota che cela la speranza di un nuovo inizio: Il futuro, il futuro dietro quelle pareti bianche, il futuro, domani, come si arriverà alla pace, che tipo di pace, e come ci arriverò, che parte avrò, chi sarò?
Il volume è curato da Laura Cannavacciuolo ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale che lo presenta venerdì 21 ottobre , alle 18, nel salotto letterario Le Zifere, in piazzetta Nilo,7 con la scrittrice Annella Prisco e Carlo Vecce, docente di letteratura italiana all’Istituto Orientale di Napoli.

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Nella foto in alto, Napoli, casa Rea, primi anni ’60: una riunione di redazione della rivista “Le ragioni narrative”. Da sinistra a destra: Michele Prisco, Luigi Incoronato, Domenico Rea, Luigi Compagnone, Mario Pomilio. La foto è di Dora Santavicca. This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.




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