Affluenza record al PAN più di 1500 persone hanno visitato nei suoi primi quattordici giorni la mostra “ROCK!”, che racconta sessant’anni di musica, tra mito e storia. Tra gli ospiti d’eccezione, Ian Paice, leggendario batterista dei Deep Purple, ha fatto tappa a Napoli il 19 dicembre scorso. L’esposizione rester aperta fino al 31 gennaio.
E c’è grande attesa per gli appuntamenti culturali che costeggiano la programmazione ufficiale. Da non perdere, oggi, 5 gennaio, la proiezione, in anteprima nazionale, della prima parte del documentario “Le strade dell’anima” di Giorgio Verdelli e Graziano Uliani. Il video – che ha ottenuto la menzione speciale al Premio Chatwin “Camminando per il mondo”- è stato girato a Memphis.
La voce narrante è Zucchero Fornaciari, che incontra leggende della musica come Solomon Burke, Isaac Hayes, Percy Sledge e Michael Mc Donald. Negli spazi di Via dei Mille giungeranno anche le telecamere della trasmissione “Cool tour”- condotta da Mr Fantasy Carlo Massarino- che andr in onda, tutti i giorni, su Rai 5, a partire dal 10 gennaio.
Soddisfatti gli organizzatori, Michelangelo Iossa e Carmine Aymone, della vasta eco che sta accompagnando la mostra, segnalata dalle più importanti testate regionali e nazionali come una delle migliori proposte di queste ferie natalizie. Si contano anche rarissimi memorabilia tra i dischi in vinile, le cover degli album che hanno fatto la storia del genere, le locandine, i cimeli, messi a disposizione da appassionati e collezionisti. Oltre 500 oggetti, per una immersione totale nell’universo rock.
Nelle prime due sezioni, “Rock Legends” e “American Dreams” quest’ultima realizzata con il contributo del consolato americano si celebrano rockstar del calibro di Chuk Berry, Jimi Hendrix, Jimmy Page, Eric Clapton, passando per i miti “a stelle e strisce” Elvis Presley, Lou Ree, Aretha Franklin, Tina Turner, Bruce Spingsteen, Mick Jagger, per approdare, poi, ai linguaggi del terzo millennio. La sezione “The Sound of Music” ripercorre, invece, la storia della riproduzione sonora, dal fonografo all’Mp3. Nelle stanze successive, Napoli, villaggio globale per la variet di elementi multietnici e multiculturali che da sempre la contraddistinguono, “strizza l’occhio al rock”, suggellando un legame ancora vivo nei prolifici interpreti della sua tradizione. “Napoli è una citt blues, una citt rock- spiega Pino Daniele- lo è sempre stata, grazie al contatto diretto che ha avuto con gli angloamericani e con la loro cultura”.
Gli influssi sono reciproci le grandi star del rock sono state stregate dai classici della canzone napoletana. La versione che di O Sole Mio fece Elvis Presley nel 1960, It’s now and ever, è la più venduta in termini di copie discografiche. Questo gioco di rimandi e audaci commistioni ha spianato la strada ai successi degli Osanna, di Pino Daniele, Enzo Avitabile, Enzo Gragnaniello, Daniele Sepe. La sezione conclusiva “Napoliverpool” è un sorta di gemellaggio artistico e musicale nel segno dei Fab Four.
Molti i punti di contatto il porto, il passato glorioso, la passione per il calcio, e un destino che le ha consacrate culla di una musica intramontabile. Suggestive le due mostre fotografiche. Hanno fatto il giro del mondo le immagini di John Lennon e Yoho Ono a letto, inneggiando alla pace. In anteprima assoluta, il fotografo emiliano Bruno Bruno Bagnini racconta il famoso bed-in di Montreal in ventisette scatti in bianco e nero. Nel trentennale della scomparsa dell’autore di “Immagine”, la giornalista Francesca Capriati presenta, per la prima volta a Napoli, dodici fotografie che ritraggono i luoghi newyorkesi cari all’ex-Beatle. Chiude l’allestimento l’artista beneventana Aurora Lobina con un’esposizione di quattro opere di pittura mediale dal titolo “4B”.
Info
Rock!
PAN Palazzo delle Arti di Napoli (Via dei Mille, 60)
Ingresso gratuito
www.palazzoartinapoli.net
In foto, Lennon in un’immagine di Bruno Vagnini e, in basso, Ian Paice visita la mostra Rock