Romanzo/ “Il cacciatore di cacciatori”: Fabio Ranieri racconta una storia dalla parte degli animali

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«La notte era stata fresca e piovosa. Una bella notte di fine estate, nella più classica delle fini che si possano immaginare. La Foresta respirava, sospirava, sorseggiava rifocillando le sorgenti. Il capriolo si muoveva silenzioso e tranquillo. Allungava la lingua sulle foglie umide, permeate di gocce d’acqua purissima. L’aria era immobile, i profumi saturavano la valle. I selvatici aspettavano quella pioggia, quella ritrovata freschezza. Lui, piccolo ed innocente, guardava il suo micromondo con ritrovata novità […] Era il primo giorno di settembre e la caccia era di nuovo aperta. Lui non lo sapeva, per lui era la prima volta. Chiuse gli occhi sfiorando una foglia umida, una goccia d’acqua gli scivolò sulla fronte, poi sul collo, perdendosi fra il suo pelo ancora chiaro e morbido. Si avvicinava al cacciatore senza volerlo, non sapeva ancora fiutarlo».
Fabio Ranieri presenta il romanzo “Il cacciatore di cacciatori”, in cui si racconta una storia dalla parte degli animali e scritta di getto come reazione all’uccisione dell’orsa Amarena nel Parco Nazionale d’Abruzzo.
Si avverte con chiarezza come Ranieri sia stato profondamente colpito da questa vicenda, e che fosse stata per lui un’urgenza scrivere per liberarsi dell’angoscia: il dolore per la sofferenza patita dagli animali e la rabbia verso chi pensa di disporre della loro vita a proprio piacimento è evidente in ogni dialogo presente in questo romanzo, così come nella caratterizzazione del protagonista Leonardo, un uomo disposto a tutto pur di vendicarsi dei cacciatori di frodo.
La storia è ambientata nei territori delle Murge, e in particolar modo in una foresta dove vive la giovane Elisa, un’affascinante figura femminile profondamente legata alla natura e alle sue creature, tanto da riuscire a comunicare con loro; Leonardo incontra Elisa in quel bosco che gli era stato tanto caro da bambino, e comprende immediatamente di trovarsi di fronte a uno spirito affine.
Entrambi, infatti, vogliono proteggere la foresta dalle incursioni illegali dei bracconieri; mentre Elisa cerca di trasmettere agli animali la consapevolezza di quel pericolo, offrendo loro rifugio nei pressi della sua casetta immersa nel folto del bosco, Leonardo decide di agire più drasticamente: imbraccia il fucile e dà la caccia ai cacciatori, senza riservare loro la minima pietà.
Fabio Ranieri racconta una storia di vendetta e allo stesso tempo d’amore, con protagonista un personaggio controverso ma che attira anche l’empatia di chi ha a cuore il destino dell’ambiente e di tutte le creature che vi abitano; una vicenda in cui le vere bestie sono gli esseri umani.
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