La scrittrice Emanuela Esposito Amato, napoletana di nascita, francese d’adozione, ha trasferito la propria conoscenza della Francia, dove ha vissuto per anni, alla protagonista del suo romanzo rosa: “Uno squillo per Joséphine”: una restauratrice italo-francese alle prese con una crisi matrimoniale e di identità.
Già vincitrice del primo premio al concorso letterario “Da donna, io racconto”, nel 2018 pubblica “Il diario segreto di Madame B”, conquistandosi notorietà, raccontando le vicende della sua eroina Joséphine: una giovane donna segnata dalla vita, che le ha strappato via i genitori prematuramente e che da sola ha costruito il proprio successo, sfruttando a pieno le proprie abilità e talenti, tra i quali spicca il cake design e l’antiquariato; in questo nuovo romanzo, la protagonista, sempre la stessa, è al giro di boa dei 40 anni.
Alle prese coi dilemmi della vita adulta: realizzare le proprie aspirazioni o diventare una madre modello? Un dilemma che attanaglia molte donne, costrette ad assecondare il volere di altri, rimanendo nella propria infelicità a vita. Ma non è questo il caso di Joséphine, che riesce a prendere in mano la propria vita e superare le avversità che il destino e la malignità umana le hanno posto davanti.
Superlativa è la capacità dell’autrice di descrivere la personalità ambivalente della protagonista: una donna battagliera e autonoma, ma dalla spiccata sensibilità, che la rende introversa e schiva. Una sorta di “Cenerentola contemporanea” che sceglie di salvarsi da sola, senza attendere l’aiuto del marito, il famoso architetto Massimiliano Martinelli, ma che può contare su alcuni buoni amici.
Tra loro, spicca Domitilla, l’amica e socia, con la quale condivide un’attiva di restauro nel centro di Napoli, caratterizzata da grande sensibilità e persistenti disturbi nervosi; sua cognata Cecilia, giornalista free-lance, estremamente anticonformista e il suo amico del cuore, Francesco, un truccatore che vive con due beagle.
E infine, una nuova conoscenza, Roberto Russo, un fotografo alle prime armi, che si rivolgerà a lei per organizzare una personale, ma che nasconde più di un segreto imbarazzante.
«Le sue labbra si schiudono in un sorriso e mi viene incontro con un accenno di difficoltà. Ci salutiamo e subito le chiedo informazioni sulla condizione delle sue ginocchia. Lei minimizza, mi esprime riconoscenza per l’intervento e le cure. Domitilla, che forse non sa nulla, ci guarda con aria interrogativa. Joséphine le racconta l’accaduto ed esalta il mio ruolo di ‘pronto soccorritore’. Domitilla borbotta una frase che mi lascia perplesso: “Insomma, proprio non te lo vuoi togliere il vizio di inciampare e cascare, quando hai vicino begli uomini pronti a correre in tuo aiuto!”. Entrambe si fanno una risata e Joséphine, per non farmi sentire tagliato fuori dalla conversazione, mi racconta che Domitilla la sta prendendo in giro per la sua incapacità di gestire tacchi, tappeti, asfalti scivolosi e qualunque situazione possa favorire ostacoli e cadute». (Gianfranco Zappa)
IL LIBRO
“Uno squillo per Joséphine”
di Emanuela Esposito Amato
Casa Editrice: Guida Editori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 322
Prezzo: euro 14
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Inchiostro Romanzo/Torna in libreria Emanuela Esposito Amato con “Uno squillo per Josephine”. Storia...