“Torneranno gli sguardi” (Kappalab, pagine 240, euro 14.25) di Massimiliano De Giovanni racconta la storia di Alex, un giovane avvocato che si è appena trasferito a Ferrara in un condominio del ghetto ebraico; è però anche una vicenda corale perché l’autore descrive con attenzione gli altri personaggi che condividono con il protagonista una parte del suo percorso di vita.
Alex è arrivato nella città emiliana per ricominciare dopo un periodo di forte tristezza. «Non voleva pensare a quanto fosse stato male, a quanto si fosse reso fragile per colpa dell’amore, ma i ricordi avevano preso il sopravvento su di lui, come tutte le volte in cui si trovava vicino a una svolta nella propria vita».
Soffre per una relazione finita, che gli ha fatto rivalutare la sua persona e le sue scelte. Nel corso del suo viaggio di guarigione e di accettazione di sé incontra diverse persone, che saranno importanti per la sua rinascita: l’anziana scrittrice Cassandra Morales – «Una signora tanto scontenta di sé e dell’esistenza da arrivare a smarrire identità e ragione», l’eccentrico Nicolas, un uomo di una certa età malato di una romantica forma di malinconia, Lorenzo, l’uomo verso cui proverà di nuovo dei forti sentimenti ma che lo metterà anche di fronte alle sue fragilità, Samuel e Luca, due adolescenti estremamente legati l’uno all’altro, Silvia e Anna, due artiste invadenti ma anche molto affettuose e i compassati e moralisti coniugi Orefice.
Sicuramente Nicolas è uno dei personaggi più intensi e sfaccettati: è ebreo e ha un passato doloroso, in cui ha spesso subito l’amarezza del pregiudizio; avido lettore, ha delegato ai libri il compito di lenire i suoi mali – «Thomas Bernhard – ma lo stesso potrebbe dire di altri autori senza sfumature, come Beckett o Cioran – gli ha insegnato che una delle cose più belle della vita è ridere dei fallimenti, persino dei propri, e che è possibile affrontare qualsiasi catastrofe grazie all’applicazione metodica del sarcasmo».
Alex e Nicolas in primis, ma anche gli altri personaggi di questa intensa storia, sono raccontati mentre cercano di fare pace con sé stessi e di accettare le loro diversità; il protagonista diventa il nucleo attorno a cui ruotano i loro tentativi di comprendersi e di comprendere la società, spesso troppo dura con chi non risponde ai suoi rigidi canoni.
“Torneranno gli sguardi” è un romanzo profondo ed emotivo, in cui si racconta la bellezza della diversità, ed è anche un’opera originale, perché illustra le ricette delle gustose pietanze menzionate nel corso della storia. (Micaela Buttaro)
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