Nel romanzo “Una settimana” di Roberto Candidi (edizioni Efesto) si narra una storia profondamente introspettiva incentrata sul processo di cambiamento di Filippo, un uomo vicino ai quaranta e giunto al classico bivio che prima o poi, se si è fortunati, si affronta «nel mezzo del cammin di nostra vita».
Filippo, tuttavia, non si ritrova in una selva oscura ma nel suo paese d’origine, circondato dalle cime dell’Artemisio, un gruppo montuoso dei Colli Albani.
Il protagonista ha vissuto a Parigi in due diverse occasioni, traendo da quella metropoli frizzante e allo stesso tempo decadente la linfa vitale per perseguire le sue passioni: la scrittura e la musica. Della scrittura ne ha anche fatto un lavoro: ha pubblicato due romanzi di discreto successo e anche la sua recente opera sembra andare bene; in Italia, però, è difficile vivere di scrittura e ciò comporta una certa dose di ansia.
E poi c’è la sua turbolenta vita personale: Filippo ha appena chiuso una relazione con Chiara che era ancora tutta da scrivere, a causa della sua smania di volere tutto e subito, quando la ragazza non era ancora pronta a impegnarsi seriamente.
Filippo non era mai stato in grado di concedersi anima e corpo a qualcuno, preferendo le relazioni mordi e fuggi, gratificanti per il suo ego ma che non lasciavano niente di duraturo nel suo animo; ed ecco che, invece, quando per la prima volta voleva chiudere con questo circolo vizioso, era stato lui ad essere respinto.
È quindi questa la situazione del protagonista: un lavoro che ama ma che non gli offre grandi certezze, una passione intensa per la musica che nel suo paese però non trova sfogo, e l’amarezza per un rapporto amoroso che poteva essere speciale ma che è stato reciso di punto in bianco, lasciandolo confuso e malinconico.
Il ritorno nel luogo in cui è cresciuto, poi, crea una voragine in lui, portandolo a riflettere su quante scelte si fanno contro il nostro benessere, su quali decisioni, in apparenza innocue e di poco conto, possano invece influenzare l’intera esistenza.
Filippo trova rifugio e conforto solo camminando tra i sentieri di montagna: ed è proprio lì che maturerà le sue consapevolezze; l’autore descrive con lirismo i luoghi in cui l’animo tormentato del protagonista troverà pace e ristoro, e risposte alle sue angosciose domande.
Snodandosi tra passato e presente, questa vicenda lunga una settimana ci porta all’essenza di un uomo, al suo ritorno alle origini e alla costruzione di un futuro diverso, più consapevole e rispettoso del bene più prezioso che abbiamo: il tempo. (Daniela Rossi)
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Inchiostro Romanzo/ “Una settimana” di Roberto Candidi: storia di Filippo, un quarantenne che...