Il ventunenne nobile inglese Andrea Frankfourth, rimasto orfano piuttosto giovane, iniziato dal padre alla carriera politica, è costretto a confrontarsi con l’omicidio del suo migliore amico ucciso misteriosamente, l’archeologo Tony Render, mentre si sta perdutamente innamorando della bionda Julienne, deliziosa, anch’ella figlia di aristocratici.
Comincia così il giallo storico di Lady Ghost (Anna Maria Ghedina) Mylord – Sir Andrea Frankfourth ed il tesoro degli Incas (Terre Blu Editore, pagg. 258, Euro16,00. Dopo appena tre giorni un altro morto in circostanze tutte da chiarire, Charles Heindrick, un benestante con l’hobby di raccogliere antichi scritti.Più tardi ancora una donna uccisa, una speleologa, Marnie Ludwing. Scotland Yard collega questo omicidio agli altri due precedenti.
La voglia di Andrea di chiarire le circostanze dell’uccisione del suo amico Tony Render lo spinge a effettuare una sorta di indagine parallela a Scotland Yard, al punto da muoversi anche in autonomia dalla polizia londinese e mettere assieme i pezzi che lo porteranno a capire dell’esistenza di un filo conduttore che collega i tre omicidi, tutti soggetti collezionisti di scritti antichi e rari.

Londra| ilmondodisuk.com
Qui sopra, la copertina del libro. In alto, un’immagine di Londra

Ma tutto ha un prezzo: Frankfourth viene “attenzionato” da Bordignac, un losco figuro ed un “sostanziale” interessato.Il romanzo si mantiene fondamentalmente su tre linee direttrici: l’elezione alla Camera dei Lords di Andrea Frankfourth, i preparativi del matrimonio di questi con la rampolla di casa Saint Cry, Julienne, gli omicidi commissionati da un’unica mano e le “attenzioni” di Bordignac dietro le quinte di questo palcoscenico londinese, ambientato tra gli anni ’70 e gli inizi dell’80.
Il linguaggio è accattivante, i tre livelli si intrecciano a meraviglia, senza lasciare nulla al caso, l’autrice mantiene vivo il fil rouge con chiarezza e senza stancare chi legge. Anzi, tutt’altro.
Il primo grande colpo di scena: Andrea Frankfourth viene rapito, troppo impiccione. Dopo circa una settimana fugge dai suoi rapitori e in circostanze fortuite cade proprio tra le braccia dell’amata Julienne. Ora tutto si complica, subentra addirittura il tesoro degli Incas a ulteriore contraccolpo.
Il matrimonio, interrotto proprio sull’altare, l’elezione alla camera dei Lord qualche giorno prima, le foto compromettenti rese pubbliche ad arte dai suoi rapitori, il mondo politico sconvolto dai “teneri” atteggiamenti amorosi di Andrea, il rischio di essere immediatamente destituito dalla Camera dei Lord.
Ma poi il colpo di scena al contrario, tutto si mette a posto, o quasi, il matrimonio viene fissato di nuovo, questa volta si svolge e l’amore tra Andrea e Julienne finalmente arriva a compimento.
Rimane la voglia di Andrea di capire e scoprire l’uccisione del suo amico Tony Render e dall’altro lato il confrontarsi con un nemico ancora invisibile e potente, pronto a condizionare pesantemente la vita del giovane Lord. Sullo sfondo, Mendoza e i quattro pezzi di una famosa pergamena.
Un romanzo storico avvincente quello di Lady Ghost Anna Maria Ghedina, lineare, che racconta di una Londra ovattata, fatta di rampolli, personaggi ricchi, luoghi borghesi, ma anche avvolta dal mistero di un tesoro da accaparrarsi.
Insomma una swinging London, sia pure aggrovigliata in un’avventura con continue capriole, lontana dai punk e da quei bravi ragazzi ritratti dal famoso fotografo Al Vandenberg. Una scrittrice milanese trapiantata a Napoli, appassionata di fantasmi in una città dai mille segreti. Non a caso.

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